Come cambiare il portalampade di un lampadario

1/7 – Introduzione

Il portalampade costituisce il supporto per le lampadine che vengono montate sui lampadari, e se presenta dei danni si deve sostituire. Per eseguire il lavoro non è necessario chiamare un elettricista, in quanto se non siete molto pratici l’operazione da svolgere è abbastanza semplice e alla portata di tutti, purché si presti un minimo di attenzione e si abbiano alcuni attrezzi di uso comune a disposizione. A tale proposito, ecco una guida con le istruzioni dettagliate su come cambiare il portalampade in pochi passi, con un minimo di tempo e soprattutto una spesa irrisoria.

2/7 Occorrente

  • Giraviti
  • Portalampade nuovo
  • Pinza spellafili

3/7 – Asportare il vecchio portalampade

Per qualunque operazione che si svolge in casa e che riguarda apparati elettrici o elettronici, la prima regola da osservare sarà di staccare l’interruttore generale della corrente (quadro elettrico) per tutelare la propria incolumità. Fatta questa doverosa premessa, smontate il vecchio portalampade. Per svolgere l’operazione vi occorrerà una scala che vi permetterà di raggiungere il lampadario, ed agire comodamente con un cacciavite per svitare le viti che sono presenti nei morsetti e che bloccano i tre fili elettrici corrispondenti al positivo al negativo e alla massa. Per asportare il portalampade sarà poi necessario ruotarlo in senso antiorario, in modo che si sfilerà agevolmente dalla sua calettatura. Una volta che avete fatto ciò, non vi resta che procedere all’acquisto di quello nuovo assicurandovi che sia perfettamente uguale, ma se avete dei dubbi in merito, vi conviene recarvi presso un negozio che vende materiali elettrici per uso civile ed industriale con quello vecchio, in modo che sia identico all’originale.

4/7 – Montare il nuovo portalampade

Tornati a casa procedete al montaggio, e per prima cosa staccate la corrente dal quadro generale ed armatevi di scala e giravite (fate queste operazioni di giorno quando la luce solare vi permetterà di lavorare bene ed avere una buona visibilità). Inserite poi il nuovo portalampade nella sua calettatura, provvedendo a far passare i tre fili elettrici nei fori sottostanti presenti sulla base. I fili in oggetto sono rispettivamente il rosso che corrisponde al polo positivo, il nero che indica quello negativo e il giallo con una sinusoide bluastra che serve per la massa. Quando i due fili elettrici sono passati nei due fori, andranno poi fissati nei rispettivi morsetti. In merito a questi ultimi è importante controllare che siano in buone condizioni, ed in caso contrario se sono abbastanza lunghi si possono anche accorciare un pochino, ossia spellandoli per circa mezzo centimetro dopodiché arrotolate su se stessa la punta in rame rendendola più robusta, ed inseritela poi nel morsetto. Una volta fissati i tre fili nei morsetti del portalampade, con il giravite avvitateli bene e bloccateli definitivamente prima di inserire di nuovo la lampadina.

5/7 – Avvitare i morsetti dei fili

Terminato il lavoro non vi resta che attaccare il quadro elettrico e verificare il funzionamento del nuovo portalampade, e constatare se i collegamenti sono stati eseguiti correttamente. A margine di questa guida è importante sottolineare che i portalampade sono disponibili con dei fori filettati ben precisi; infatti, troviamo quelli per le lampadine di tipo standard (attacco grande) e quelli con l’attacco mignon. Se il vostro vecchio portalampade ne aveva uno dei due, è dunque fondamentale che il nuovo sia perfettamente uguale anche per non cambiare tutto il set di lampadine. Tuttavia questa potrebbe essere una vostra scelta ben precisa, dettata magari dall’esigenza di usare delle lampadine con una particolare forma e più consone allo stile del lampadario o di quello impostato nell’ambiente.

6/7 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=m4MQtIqHWIc

7/7 Consigli

  • Ricordate di staccare la corrente dal quadro elettrico
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