Come collegare i faretti da incasso

1/8 – Introduzione

In commercio esistono diversi tipi di faretti da incasso (spots) caratterizzati tutti dal fatto che emettono luce concentrata. Essi sono impiegati per valorizzare suppellettili, quadri, arredi particolari oppure per corridori o atri. Inoltre, sono anche usati per realizzare zone di lettura ed illuminare tavoli e scrivanie. Questo tipo di illuminazione deve essere affiancato da lampade a luce diffusa. In questo tutorial si danno degli utili consigli su come è possibile collegare i diversi faretti da incasso.

2/8 Occorrente

  • Faretti da incasso
  • Trapano con fresa
  • Giravite
  • Filo elettrico
  • Forbox o morsetti

3/8 – Il faretto alogeno 12 volt

Il faretto alogeno 12 volt a basso spessore si utilizza per illuminare le specchiere dei bagni. Esso è costituito da uno schermo riflettente fisso e da una piccola lampadina alogena che ha un attacco a baionetta. Il tutto è rivestito da un vetro che si può rimuovere facilmente quando si deve sostituire la lampadina. Per poter funzionare il faretto ha bisogno di una apposito alimentatore (correttamente dimensionato in base al numero di faretti installati).

4/8 – Il faretto alogeno 12 V con lampada dicroica

Il faretto alogeno 12 V con lampada dicroica ha uno spessore maggiore di quello precedente. Esso è costituito dal telaio metallico e dal porta lampada; lo schermo riflettente è integrato in un tutt’uno con la lampadina. Il ricambio è più costoso, ma l’emissione luminosa è abbastanza gradevole; inoltre, lo schermo riflettente ha prestazioni superiori e si deve sostituire ogni qual volta si cambia la lampadina. Anche qui si ha la lampada con innesto a baionetta ed occorre un alimentatore per il funzionamento.

5/8 – Il faretto alogeno 230 V con lampada dicroica

Il faretto alogeno 230 V con lampada dicroica ha delle lampade alimentate direttamente con la tensione domestica. Bisogna però prestare maggiore prudenza nell’installazione e nel successivo uso per le maggiori tensioni di alimentazione in gioco. Questo tipo di faretto presenta indubbi vantaggi in quanto consuma meno, non ha bisogno di un trasformatore e non c’è pericolo d’incendio dovuto al surriscaldamento dei cavi.

6/8 – Il faretto a led

Il faretto a led non emette una luce “calda” come quella alogena, ha un consumo energetico ridotto ed una bassa emissione di calore; infatti è adatto per impieghi specifici. I faretti a led sono prodotti con tensioni di alimentazione di 12 e 230 V; non è necessario prevedere un trasformatore di corrente in quanto questi dispositivi hanno già dei commutatori di tensione. La grande diffusione sul mercato è dovuta alla diminuzione dei costi di produzione.

7/8 – Il faretto a luce fluorescente

Il faretto a luce fluorescente è nato per conciliare il fascino dell’illuminazione al risparmio sulla bolletta. Esso altro non è che un telaio metallico dotato di uno schermo riflettente di dimensioni generose ed adatto a contenere una comune lampadina fluorescente compatta. La lampada crescente non è normalmente dotata di circuito di accensione per cui tale dispositivo deve essere installato sul faretto. Pur essendo simile nella forma agli altri modelli il faretto con lampada fluorescente si distingue per le dimensioni rilevanti: quadruple in diametro e profondità rispetto allo spot classico.

8/8 – Procedura di incasso

La procedura di incasso del faretto è in realtà semplice; bisogna concentrarsi sull’effetto estetico che si vuole ottenere. Infatti, l’illuminazione con i faretti nella maggior parte dei casi è utilizzata per avere un effetto estetico. La prima cosa da fare è comprare i faretti stabilendo in anticipo quanti ne occorrono. Poi, bisogna sapere il diametro esatto del foro circolare da praticare per l’incasso. Nella scatola c’è un triangolo rovesciato con la lettera “F”; esso segnala la possibilità di montare il faretto su superfici infiammabili. È fondamentale la scelta del luogo di installazione in quanto le lampade raggiungono temperature molto alte.

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