Come coltivare alberi di mele nani

1/8 – Introduzione

La coltivazione di alberi di mele nani è abbastanza decorativa, nonché semplice sia dal punto di vista logistico che da quello del mantenimento. La fruttificazione inoltre è davvero intensa. L’altezza dell’albero di circa 3 metri è tra l’altro contenuta, e consente di effettuare una produzione rapida di deliziosi frutti con un’incredibile fioritura durante il periodo che va dalla primavera all’estate. In riferimento a ciò, ecco una guida su come coltivare questi alberi di mele nani nel migliore dei modi.

2/8 Occorrente

  • Semi di melo nano
  • Attrezzi per il giardinaggio
  • Vasi contenitori
  • Concime organico

3/8 – Piantare i semi in un vaso

Per prima cosa possiamo cominciare a capire dove e in quale periodo dell’anno si può posizionare la coltivazione. Tutto quanto naturalmente dipende da che cosa si desidera ottenere. Infatti è possibile coltivare gli alberi in vasi, oppure nel terrapieno per formare dei frutteti o ancora realizzare delle originalissime siepi. La decisione dipende esclusivamente dallo spazio che si ha a disposizione, dal gusto personale ed anche dalla quantità di alberi di cui si dispone. Se si dovesse optare per la sistemazione in vaso, è necessario prestare molta attenzione alla crescita della pianta. Infatti, periodicamente bisogna travasarla in contenitori sempre più grandi fino al raggiungimento dell’età adulta. Il primo travaso può essere effettuato appena la piantina si è sviluppata, ed il contenitore deve essere di almeno 40 centimetri. Il periodo dell’anno migliore per piantare i semi è rappresentato dall’autunno, in corrispondenza della caduta delle foglie. Sul fondo del vaso è buona regola posizionare uno strato di ciottoli, in modo tale da poter favorire il drenaggio ed evitare il ristagno.

4/8 – Innaffiare regolarmente l’albero

Quando la piantina è ancora piccola ed il tronco sottile, è necessario utilizzare dei bastoncini in legno come sostegno. Il melo nano non presenta delle particolari esigenze di cura quotidiana, e non è eccessivamente delicato. L’unico aspetto a cui si deve prestare il massimo dell’attenzione è costituito dalle condizioni climatiche. Precisamente, un’eccessiva esposizione al sole nei periodi molto caldi può rischiare di creare dei danni alla pianta. Durante l’estate infatti è importante innaffiarlo regolarmente, fino ad un massimo di due volte al giorno. In questa maniera si riesce a garantirgli delle zone d’ombra nei momenti più caldi della giornata. In primavera invece, è consigliabile diminuire la quantità delle innaffiature, mentre in inverno è necessario essere un po’ più parsimoniosi. Inoltre durante la stagione invernale se la temperatura dovesse essere eccessivamente rigida, è buona norma mettere al riparo la pianta dalle correnti d’aria oppure in alternativa coprirla con un telo trasparente.

5/8 – Aggiungere concime organico in inverno

L’albero di melo nano predilige maggiormente i terreni profondi e più drenati ricchi di azoto, potassio e di fosforo. Dal punto di vista del concime invece non esige particolari attenzioni. Per favorire una buona fruttificazione in termini di quantità e di qualità, si consiglia di preservare la fertilità del terreno aggiungendo del concime organico durante l’autunno. Inoltre, nel caso in cui ci siano dei problemi legati agli insetti, è fondamentale utilizzare pochissima quantità di insetticida. Generalmente si dovrebbe eseguire un trattamento verso fine inverno, in modo tale da prevenire delle future malattie dell’albero. Occorre tra l’altro tenere presente che un indicatore della salute del melo, è rappresentato dal colore delle foglie. Ad esempio, se dovessero ingiallire e tendere al marrone, è necessario procedere ad una nuova concimazione.

6/8 – Eseguire la potatura estiva ed invernale

Un altro importante accorgimento che serve ad ottimizzare la fruttificazione dell’albero di melo nano, riguarda la potatura a cui la pianta deve essere sottoposta. Nello specifico si tratta di eseguire quella invernale ed estiva. Nel primo caso si deve intervenire con un metodo che prevede il taglio dei rami secchi, e nel contempo il diradamento di quelli molto sottili se sono eccessivi. Tuttavia è necessario lasciare almeno 3 o 4 gemme fruttifere su ogni singolo ramo. Per quanto riguarda invece la potatura estiva il lavoro principale va rivolto alle operazioni di piegatura, legatura ed incisione di alcuni tronchi tagliati nel suddetto periodo invernale, e che presentano evidenti difficoltà di propagazione delle gemme fruttifere.

7/8 – Ottimizzare l’attività vegetativa

Sempre in riferimento alla potatura dell’albero di melo nano, va sottolineato che è opportuno ottimizzare l’attività vegetativa. Infatti, è importante che ciò avvenga in modo uniforme su tutta la pianta invece che su un solo ramo tagliato, in quanto quest’ultimo potrebbe assorbire gran parte della linfa e delle sostanze nutritive con il rischio di un rapido invecchiamento della pianta stessa. La mancanza di tale accortezza potrebbe tra l’altro creare un habitat ideale per parassiti che se presenti, si nutrono proprio della linfa vitale di cui il melo nano ha bisogno per fruttificare rigogliosamente.

8/8 Consigli

  • Il melo nano è una pianta ideale per chi non ha molto tempo o abilità nel giardinaggio in quanto le cure richieste non sono eccessive
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