Come coltivare in vaso il mandarino cinese

1/5 – Introduzione

Il mandarino cinese è un piccolo arbusto appartenente alla famiglia degli agrumi, e se cresce spontaneamente può raggiungere anche i tre metri di altezza. I rami sono ricchi di spine, mentre i frutti sono ovali e piuttosto piccoli dal sapore simile al mandarino, e di un colore giallastro fino all’arancione. La coltivazione in vaso del mandarino cinese è molto diffusa nei nostri giardini, in quanto viene anche utilizzata come pianta ornamentale.
Questo richiede molta attenzione e dedizione nella cura, quindi bisogna essere ben predisposti per iniziare una coltivazione di mandarino cinese.
In riferimento a ciò, vediamo quindi in questa guida, come coltivare questa pianta, passo per passo, con dei semplici consigli.

2/5 Occorrente

  • Semi
  • Torba sminuzzata
  • Concimi
  • Vaso
  • Pazienza,cura e attenzione

3/5 – Coltivazione

Per coltivare il mandarino cinese è necessario acquistare i semi presso un vivaio o un centro per il giardinaggio, e inserirli in un vaso di medie dimensioni. È una pianta molto robusta che resiste bene al freddo, ma bisogna usare una certa accortezza quando c’è il gelo, quindi è meglio coprirla con un telo. Il trapianto si effettua tra febbraio e marzo, ed inoltre il vaso dovrà essere di un diametro pari al doppio rispetto a quello in cui vengono messi i semi. Sul fondo del vaso è necessario disporre dell’argilla espansa per permettere all’acqua di circolare, ed evitare quindi che si possano marcire le radici.

4/5 – Trattamento

Subito dopo il trapianto bisogna annaffiare abbondantemente la pianta, ed in particolare nel periodo estivo in quanto le radici assorbono molta acqua. In primavera è utile aggiungere all’interno del vaso della torba sminuzzata per rendere il terriccio molto più fertile, e permettere alla pianta di crescere rigogliosa e piena di frutti. È utile inoltre mettere nel vaso anche del concime a base di azoto, fosforo e potassio per un maggiore vigore della piantina, e tale intervento bisogna farlo almeno tre volte l’anno. Nel periodo di maggiore siccità quindi luglio ed agosto, le piantine necessitano di frequenti annaffiature per produrre frutti in abbondanza.

5/5 – Germogliazione

Il mandarino cinese ha bisogno di sei ore al giorno di sole diretto, mentre nel periodo invernale quando la temperatura scende sotto lo zero, allora conviene coprire la pianta con dei teli traspiranti oppure spostarla all’interno dell’abitazione ma non vicina a delle fonti di calore. La pianta riesce a produrre i primi frutti dopo circa due anni, e da quel momento in poi diventa sempre più rigogliosa. Se poi il mandarino cinese con il passar del tempo ha troppi rami, conviene ricorrere alla potatura almeno una volta all’anno, per fare in modo che i frutti si riproducano sempre e soprattutto in un buon quantitativo.

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