Come coltivare la bietola da coste

1/4 – Introduzione

Trovarla sul mercato per gustarla nella nostra alimentazione quotidiana non è un’impresa, poiché la bietola è presente per tutto il periodo dell’anno (anche se per molti è più apprezzata in inverno) e soprattutto coltivata su tutto il territorio italiano. Ma come fare se volessimo occuparci noi stessi della coltura di una qualità di bietola da coste nel nostro orto? Bisogna soltanto armarsi di un briciolo di pazienza e semplicemente dare un’occhiata ai passaggi che  proponiamo in questa guida per riuscire a coltivare le vostre bietole!!

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Per prima cosa iniziamo col dire che la bietola da coste offre il vantaggio di non richiedere alcuna esigenza climatica particolare, ma certamente un clima temperato è indubbiamente il più idoneo alla coltura. Come per il clima anche il terreno adatto allo sviluppo della bietola non ha uno standard ben preciso, bensì, per una coltura ottimale, sottolineiamo che il terreno “favorito” dalla bietola da costa è quello profondo, molto fresco, drenato e soprattutto ricco di molta sostanza organica (letame). La bietola da coste tollera molto bene un elevato grado di salinità.

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Ottimo per la semina in semenzaio è il periodo di febbraio, oppure direttamente nell’orto nel periodo primaverile o estivo. Piantandola nel terreno bisogna rispettare questa sequenza di spazi, ovvero: tra le file bisogna lasciare circa 40 centimetri, e tra una semina e l’altra circa 25 centimetri. La profondità di semina si aggira attorno ai 3 centimetri. Un piccolo appunto da ricordare è che in molti ne sconsigliano la coltivazione in successione a mais, spinacio e barbabietole.

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Tra le cure colturali non bisogna scordare una costante irrigazione per tutto il ciclo vegetativo della pianta per favorirne lo sviluppo fogliare, poiché la bietola da coste presenta un fabbisogno idrico molto elevato. Ricordarsi pure di ripulire le colture dalle erbacce infestanti e di zappettare affinché si arieggi il terreno, e per quanto riguarda la raccolta, bisogna effettuarla a scalare, ricordandosi di recidere con un coltello le foglie più esterne della pianta quando saranno più sviluppate.

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