Come coltivare la sofora

1/7 – Introduzione

Ognuno di noi vorrebbe avere un giardino pieno di piante bene curate e colorate, ma non sempre questo è possibile, soprattutto perché prendersene cura richiede tempo e molta pazienza, e anche alcune basi di giardinaggio che non tutti hanno. Conoscere le varie specie di piante che abbiamo nel nostro giardino potrà aiutarci a coltivarle nella maniera corretta. Esistono un’infinità di piante bellissime che possiamo far crescere nel nostro giardino ed una di queste è la Sofora, ma per farla crescere sana e robusta è importante conoscere alcune caratteristiche.
La Sofora è una specie di pianta della famiglia delle leguminosae; il suo nome deriva dalla parola araba Sofera che sta a designare una varietà di specie di Cassia, altra pianta appartenente alle leguminosae comunemente conosciuta come Senna.
La specie più conosciuta tra i vari tipi di Sophora è la “Sophora Japonica” maggiormente diffusa nelle zone asiatiche, in particolar modo Cina e Giappone.
A questa pianta è legato il simbolo della “perfezione nascosta” in quanto dai fiori e frutti si estraggono sostanze medicinali con proprietà diuretiche e depurative. Inoltre si pensa che questo simbolo sia stato affidato in quanto i semi della Sofora Secundiflora contengono alcaloidi i quali vengono usati come allucinogeni durante i riti tribali dalle popolazione indigene localizzate negli Stati Uniti.
In oriente invece le Sofore è possibile vederle coltivare presso i templi o luoghi sacri in quanto i fedeli pensano che i rami penduli della pianta siano in grado di pregare gli Dei, facendo così da interpreti di desideri per gli uomini. In questa guida vedremo come coltivare la Sofora, attraverso pochi e semplici passaggi daremo utili consigli in merito che vi permetteranno di coltivare questa pianta nel migliore dei modi.

2/7 Occorrente

  • Ampi spazi

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La Sofora cresce principalmente su terreni fertili e ben drenati, in un clima umido atmosfericamente tanto che in Italia sono comuni nelle zone antistanti i laghi lombardi. È una pianta che ama molto l’esposizione al sole ma può tollerare bene anche esposizioni a mezz’ombra e su terreni meno generosi. È una pianta particolare, ama l’esposizione al sole ma allo stesso tempo può arrivare anche a temperature rigide (fino a -20°). La crescita della pianta può avvenire da seme ma prima di vedere la fioritura ci vorranno anni, in base al clima è possibile che faccia aspettare anche 30 anni. Una cosa importante è trattare i semi a temperature abbastanza elevate e con degli acidi prima di poterli utilizzare, anche se alcune varietà di seme riescono a fiorire anche se piantati subito dopo averli raccolti. Per i semi raccolti da tempo invece basta immergerli in acqua bollente e lasciarli in ammollo circa 12 ore.
La semina di solito avviene nei periodi primaverili, quindi Marzo/Aprile, mentre il trapianto può avvenire anche in periodi autunnali, prestando però particolare attenzione alle piante con fusti particolarmente sottili.

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La loro chioma pendulante forma veri e propri berceau, come se fossero dei chioschi immersi nel verde, dove è possibile creare delle zone relax all’aperto con sedie, tavoli e una bella bibita ghiacciata. Chi di voi non vorrebbe una magia simile nel proprio giardino?!
Particolarmente interessante è la forma che assumono i rami della Sofora Tetraptera, i quali si attorcigliano a mò di cavatappi oppure crescono a zig zag.
Questi rami sono particolarmenti richiesti per completare composizioni floreali ikebane oppure per comporre filari o viali consentendo così anche un po’ di privacy.
Nonostante ciò sconsigliamo vivamente la fioritura in giardini medio piccoli per due validi motivi: principalmente la pianta nell’arco degli anni crescerà e maturerà un’ombra molto scura e potrebbe così togliere luce in parte o completamente alla vostra casa; seconda cosa è una pianta che lascia cadere foglie e oltre a raccogliere queste sarete costrette a raccogliere anche i residui che lasceranno gli uccelli dopo essersi cibati dei suoi frutti.
La Sofora non è una pianta che richiede potatura, solo qualche ritocco in caso di rami morti o danneggiati; eventualmente è possibile somministrare in primavera concimi a lento assorbimento sull’area ricoperta dalla chioma.

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Come per ogni cosa ci sono i pro e i contro, oltre a quelli già elencati tra i contro è meglio sottolineare la presenza dei parassiti. Potrebbero presentarsi funghi che non andranno certo a condurre l’albero sulla via della morte ma i danni riportati non saranno da sottovalutare. I principali funghi che si possono presentare sono il Fusarum Lateritium e il Nectria, parassiti vegetali che possono provocare malattie alla pianta come l’oidio (patina bianca sulle foglie), l’antracnosi (macchie gialle sulle nervature delle foglie) o la peronospora (macchi gialle/marroni sulle foglie intere). Questi parassiti agiranno particolarmente sulla Sophora se il terreno sarà particolarmente “lacustre”, (è questo il motivo per cui questa pianta riesce a tollerare anche ambienti climatici più freddi nonostante ami l’umidità) per cui sarà sufficiente far sì che non ci siano stagnazioni d’acqua alla base della pianta.
Coltivare la Sofora richiede pazienza e una discreta conoscenza della pianta in questione, per far si che cresca nel migliore dei modi e soprattutto sana. I consigli di questa guida vi saranno certamente utili, e potrete metterli in pratica fin dal primo momento. Non mi resta che augurarvi quindi buon lavoro e buon divertimento.
Alla prossima.

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7/7 Consigli

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