Come Coltivare La Violetta Africana

1/6 – Introduzione

Sono molte le persone che decidono di impreziosire l’angolo di una stanza, il davanzale del terrazzo o di una finestra con delle piante d’arredo e tra le piante da coltivare più diffuse troviamo senz’altro la violetta africana. La violetta africana o Saintpaulia è una pianta erbacea con fiori basali a rosetta semplici o doppi, in infiorescenze ombrelliformi, di colore rosa, rosso, viola in varie sfumature, anche bicolori e foglie arrotondate con margine dentato, poste su lunghi piccioli carnosi. Sia le foglie che i piccioli sono coperti da corti peli bianchi; la violetta africana fiorisce tutto l’anno intervallando alle fioriture brevi periodi di riposo. Una pianta da coltivare che non necessita di particolari cure ma soltanto di piccoli e utili accorgimenti. Vediamoli insieme.

2/6 Occorrente

  • Violetta africana
  • esposizione al sole
  • annaffiature
  • sottovaso
  • strato di ghiaia
  • vaso
  • sabbia umida
  • torba e terriccio
  • barattolo di vetro
  • carta stagnola

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La violetta africana è una pianta molto versatile: durante l’inverno può vivere comodamente all’interno di una casa, durante la bella stagione può essere esposta all’aperto, prestando attenzione alle forti correnti d’aria, poco gradite. Le uniche due cose di cui necessita e che non devono mai mancare sono luce e acqua. La violetta è una pianta che nasce nei sottoboschi, quindi evitate l’esposizione ad una luce troppo diretta durante la stagione estiva. Un buon metodo è calcolare un angolo del terrazzo o della casa dove la luce filtri o sia presente per 4-5 ore al giorno. Un periodo di esposizione che durante l’inverno può e deve necessariamente aumentare.

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Annaffiate la pianta 3 volte a settimana, avendo cura di non bagnare mai la terra e le foglie. Come qualsiasi pianta da coltivare, anche la violetta africana necessita il rinvaso. Quando vi rendete conto che le radici non riescono a trovare più il giusto spazio, è ora di cambiare dimora. Il rinvaso va effettuato nel periodo primaverile, quando la pianta riposa. Non acquistate vasi troppo grandi, calcolate al massimo 20 cm di diametro. Oltre a coltivare la pianta e rinvasarla è possibile anche riprodurla. Esistono due metodi principali: il primo consiste nel tagliare con una lametta due o tre foglie, compreso il picciolo e infilare quest’ultimo in un vaso riempito di sabbia umida, per almeno 15 giorni.

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Una volta spuntate le radici inserite la nuova piantina in un miscuglio di sabbia, torba e terriccio. Il secondo metodo è riempire un barattolo di vetro con dell’acqua e coprire l’imboccatura con un pezzo di carta stagnola. Al centro del barattolo praticate un foro e infilate il picciolo della foglia, in modo che riesca a bagnarsi e a rimanere in contatto con l’acqua. Lasciatelo in ammollo fino allo spuntare delle radici e successivamente trapiantatelo in un vaso. La violetta africana è adatta a decorare piccoli spazi (muretti divisori, ripiani di una biblioteca), anche per i cosiddetti “giardini in bottiglia”.

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