Come Coltivare L’Ardisia Crenata

1/5 – Introduzione

La passione per il giardinaggio a volte nasce dalla scoperta di una muova pianta, altre volte da una semplice ricerca, fatto sta che una volta acquisito questo primo interesse verso le piante tale passione non può che maturare. Attualmente viviamo in un’epoca fatta di vite costantemente immerse nel lavoro e negli impegni quotidiani, quindi la ricerca di uno svago, di una fuga verso qualcosa di naturale rappresenta la soluzione più soddisfacente. La coltivazione di una pianta non è fatta a caso e per molti trova a volte giustificazione nei particolari caratteri che la pianta presenta o nelle sue specifiche proprietà. Oggigiorno poi risulta molto più semplice reperire specie diverse a volte dai caratteri e origini orientali rispetto a quelle del nostro territorio. Infatti basta collegarsi a uno dei tanti siti specializzati nel settore ed effetturare un semplice ordine online. Tra le innumerevoli piante che possiamo decidere di ospitare e curare in casa nostra, l’ardisia crenata è una pianta sempreverde della la famiglia delle Myrsinacee e proviene dagli ombrosi e profumati boschi dell’Asia orientale e meridionale. La sua caratteristica sono le bacche rosse del diametro di un pisello che hanno una durata incredibile: dall’autunno all’estate successiva. Sono delle piante a portamento arbustivo, sempreverdi, molto caratteristiche in quanto le bacche sono molto persistenti e durano quasi un anno intero conferendo alla pianta un aspetto molto decorativo. Con questa guida impareremo come coltivare l’ardisia crenata e coltivare questa pianta sarà facilissimo.

2/5 Occorrente

  • un vaso per piante

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L’Ardisia produce dei bellissimi fiori bianchi e rossi che non hanno tuttavia vita lunga dato che cedono il posto alle bacche. Questa pianta ha bisogno di sole e luce per vivere ma attenzione: il sole diretto la potrebbe uccidere. La posizione non deve essere, dunque, troppo calda. L’ideale è una temperatura fresca. All’interno del genere Ardisia, ritroviamo specie originarie delle zone calde dell’Asia e dell’Africa anche se si ritrovano naturalizzate in molti altri paesi del mondo. Sono degli arbusti sempreverde che nei loro luoghi di origini sembrano dei veri e propri alberi caratterizzati da foglie in genere cuoiose, disposte in maniera alternata lungo i rami e fiori riuniti in infiorescenze per lo più a pannocchia o in racemi pendenti che formano delle bacche molto colorate. Sia i frutti che i fiori possono essere presenti contemporaneamente sulla pianta ed in genere le bacche durano fino alla fioritura successiva dando alla pianta un aspetto molto decorativo.

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L’ardisia ha bisogno di un terreno fertile composto da torba e terriccio. Sarebbe opportuno aggiungere anche della sabbia in modo da favorire il drenaggio dell’acqua necessaria all’irrigazione. Durante l’estate, dobbiamo far attenzione ad innaffiare la pianta con acqua tiepida e in inverno avere cura di mantenerla in un ambiente umido. È necessario vaporizzare le foglie abbastanza di frequente per assicurare l’umidità nell’aria. Questa operazione non va effettuata durante il periodo della fioritura.

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Nel periodo vegetativo bisogna fertilizzare ogni 2 settimane ed il rinvaso è da farsi in primavera. L’ardisia è una pianta ornamentale e si riproduce per semi o per talea. L’ardisia, inoltre, è predisposta per gli attacchi di cocciniglie a scudetto e cotonose che si possono contrastare mantenendo le foglie e i rami puliti e utilizzando sapone da bucato.

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