Come coltivare un fondo argilloso

1/7 – Introduzione

I terreni argillosi sono inospitali per natura e si riconoscono facilmente. Difatti, in estate sono secchi e in inverno si inzuppano completamente. Generalmente, un terreno argilloso difficilmente permette alle piante di crescere, e in più rende il suolo duro e grumoso.
L’argilla che si asciuga dopo aver ricevuto soltanto acqua, tende a cementificarsi. Per tale ragione il terreno è sterile e difficile da curare.
Se possedete un terreno che presenta queste caratteristiche, allora troverete molto utile la guida che vado a presentarvi. Grazie ad essa, potrete apprendere come coltivare un fondo argilloso. Il metodo che vi riporterò nei passaggi seguenti vi servirà per coltivare singole piante, oppure per sistemare un intero giardino.

2/7 Occorrente

  • Terreno argilloso
  • Terriccio sabbioso
  • Terra grassa
  • Concime
  • Letame
  • Piantine da coltivare

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Prima di iniziare a parlare del metodo da usare per coltivare un fondo argilloso, è bene che sappiate una cosa. Anzitutto, esistono piante che riescono a sopravvivere benissimo anche se coltivate su di un terreno ricco di argilla. Esse si compongono di radici molto lunghe, capaci di raggiungere fonti d’acqua piuttosto profonde.
Alcune di queste piante sono il pero, il ranuncolo, la barbabietola, la cicoria e alcuni bulbi primaverili come i narcisi.
Detto ciò, andiamo a vedere come bisogna procedere.

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Iniziate col dissodare il terreno con l’aiuto di un piccone e smuovete anche le zolle maggiormente profonde. Non appena comincerete, vi accorgerete nell’immediato che il suolo è abbastanza pesante. Ebbene, per riuscire a procedere i maniera ottimale, vi consiglio di prediligere i periodi che vanno da maggio a giugno e da settembre a ottobre. Durante questi mesi, dovrete agire quando il terreno sarà asciutto ma parzialmente secco.
Dopo aver dissodato il terreno, aggiungete un po’ di calce idrata. Fatto ciò, possiamo passare alla fase successiva.

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Cospargete l’area che intendete coltivare con circa 20 cm di terriccio sabbioso. Aggiungetevi sopra uno strato che si componga di terra grassa e concime oppure utilizzate direttamente del letame.
Lavorate i vari strati con estrema delicatezza, dopodiché fate riposare il terreno per un paio di giorni. In questa fase, vi suggerisco di utilizzare del pacciame per coprire l’area. Inoltre dovreste evitare di innaffiare durante le 48 ore di riposo.
Grazie a questo trattamento del terreno argilloso, otterrete un’aerazione migliore e un drenaggio più efficace. Soddisfacendo queste due condizioni, riuscirete a far crescere al meglio le vostre piante.

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A questo punto, siamo arrivati al momento della coltivazione. Scavate quindi una buca non troppo profonda nel terriccio e collocatevi una delle vostre piante. Spargete per bene le radici dalla base, ma fate attenzione a non creare la buca laddove si trova l’argilla. Questo consiglio è di vitale importanza per evitare di far ristagnare l’acqua.
Utilizzate il terreno per creare un rialzo tutto attorno alla pianta. Questo metodo vi permette di raccogliere l’acqua in modo facile e veloce.
Come ultima azione, inumidite periodicamente il terriccio ed aspettate di vedere i frutti del vostro lavoro.

7/7 Consigli

  • Utilizzate il letame per realizzare uno strato fertile sul terreno.
  • Fate attenzione a non scavare nell’argilla, altrimenti l’acqua ristagnerà in quel punto.

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