Come conoscere la natura del tuo terreno

1/6 – Introduzione

Oggi non tutti hanno la fortuna di avere a disposizione un appezzamento di terreno per cercare di organizzare al meglio un giardino o un orto. Tuttavia sono sempre più numerosi i giovani, visto la carenza di posti di lavoro, che prendono in affitto fazzoletti di terreno coltivabile, piantando ortaggi, verdure, alberi da frutto, intraprendendo così un’attività che fino a qualche anno fa era stata diciamo pure un po sottovalutata. Tuttavia, in questo lavoro non ci si può improvvisare ma, sono parecchie le cose da sapere prima di avviare i lavori, la più importante è in assoluto capire che tipo di terreno si ha a disposizione che poi, è l’elemento fondamentale su cui ruotano tutte le operazioni che verranno effettuate dopo. Così facendo, si potranno scegliere nel migliore dei modi le piante ed i fiori da mettere a dimora. Se l’argomento fosse di tuo interesse e, cerchi delle ulteriori informazioni su come conoscere la natura del tuo terreno allora non ti rimane che seguire passo passo questa guida.

2/6 Occorrente

  • Una paletta
  • sacchetti di nylon
  • etichette
  • oppure kit per analisi del terreno

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Innanzitutto bisogna avere le idee chiare riguardo a come organizzare questo tuo spazio verde, il clima della zona non deve essere assolutamente un mistero, lo si deve conoscere alla perfezione, cosa ancora più importante si deve capire anche il grado di qualità del terreno stesso. Per qualità si intende la natura del substrato del terreno, la flora esistente con i propri colori può già esserti molto utile e suggerire qualcosa. Si può procedere adesso in due direzioni, una di queste è sicuramente quella di affidarsi ad un laboratorio specializzato; il costo in questo caso dipende dalle analisi richieste e può essere un tantino elevato.

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Per cominciare esegui dunque dei piccoli prelievi dal terreno, agendo su diversi punti dello stesso, dopo dovrai metterli in un sacchetto dove saranno applicate delle apposite etichette con scritto i dati della zona di provenienza, a questo punto puoi portare il tutto in un laboratorio specializzato, come prima anticipato. Ad analisi completata riceverai un bilancio dettagliato sulla qualità della materia organica, dell’azoto, del fosforo del potassio e di alcuni tipi di minerali quali ad esempio calcio e zolfo, questi sono presenti nel terreno. Il documento verrà accompagnato dall’indicazione dei quantitativi e dalla tipologia degli elementi da introdurre per migliorare il terreno, oltre che da un elenco delle piante e dei fuori più adatti per questo.

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La soluzione decisamente meno costosa e più immediata è quella di acquistare un apposito kit fai da te, in vendita presso ogni rivenditore specializzato in materia di giardinaggio ed affini, strumento che ogni persona a cui piacciono le piante, dovrebbe possedere. All’interno detto kit contiene delle strisce intrise di reagenti, queste si colorano in base alla natura del terreno per conoscerne il PH, potenziale idrogeno che, determina l’acidità, la basicità o la neutralità del terreno. Le indicazioni ovviamente sono puramente indicative, sono meno precise rispetto a quelle ottenute in laboratorio, perché i primi posseggono strumenti più potenti e dunque possono offrire un servizio migliore.

6/6 Consigli

  • Non sempre guardare nel terreno del vicino è la migliore soluzione per ottenere buoni risultati

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