Come costruire una barca radiocomandata

1/8 – Introduzione

Per gli amanti del fai da te costruire qualcosa gestibile a distanza è sempre una grande sfida, perché è necessario coniugare conoscenze in vasti campi differenti, dalla fisica all’automazione. Per quanto riguarda i modelli RC (ovvero radiocomandati) ed, in particolar modo per le barche, il discorso si complica ulteriormente e la tentazione di comprare tutto già fatto può essere forte. Nella seguente guida troverete validi consigli su come costruire una barca radiocomandata, in passi semplici ed intuitivi, e soprattutto a costi nettamente inferiori.

2/8 Occorrente

  • Motore elettrico (preferibilmente) o a scoppio
  • Servocomandi
  • Radiocomando
  • Ricevente
  • Scafo
  • Batterie ricaricabili e caricabatterie
  • Colla, silicone e viti varie.

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Nella realizzazione di una barca radiocomandata, è importante definire preliminarmente le dimensioni della vostra nuova imbarcazione. Infatti in relazione alle dimensioni dello scafo, consegue tutto il resto. La scelta deve avvenire in relazione ai vostri gusti personali ed in funzione dello specchio d’acqua che navigherete.

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Una volta definite le dimensioni del vostro motore elettrico, ad esso vanno abbinate tutte le componenti elettriche come il pacco batterie, il regolatore, i servocomandi ed il radiocomando. Per quanto riguarda batterie e regolatore, valgono le stesse considerazioni sviluppate a proposito del motore: maggiori saranno le prestazioni richieste e maggiori saranno i costi ad essi connessi. Affidatevi ai componenti di migliore qualità per quanto riguarda servocomandi, ricevente e radiocomando: saranno loro a rendere l’imbarcazione affidabile e sicura.

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Con tutto il materiale a disposizione è possibile passare alla fase di assemblaggio e come operazione preventiva è opportuno rivestire la ricevente ed il pacco batterie con della pellicola termoretraibile in modo che siano impermeabilizzati. È preferibile inoltre montare l’elica come ultimo elemento, in quanto estremamente delicata per via del suo bilanciamento. Mentre il regolatore è bene montarlo in prossimità del motore, il pacco batterie può essere dislocato non immediatamente in prossimità di esso. In genere rappresenta l’elemento più pesante fra tutti i componenti per cui la sua posizione influenza molto la dinamica dell’imbarcazione.

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Ora è possibile proseguire fissando i servocomandi al telaio ed al timone. Lo scafo può essere dotato in origine di uno o più timoni ed è consigliabile utilizzarli in prima battuta, potrete pur sempre modificarli in seguito se la manovrabilità dell’imbarcazione non vi soddisfa. I collegamenti sono molto semplici ed immediati. Dal servocomando si diparte un leveraggio che consente l’attuazione del movimento al timone; per mezzo di semplici viti è possibile collegarli e le posizioni sono predefinite per via delle sedi predisposte. Se volete dotarvi di un timone differente, è possibile acquistare dei pezzi per montarlo che consistono in una lastra piatta, un timone collegato ad una bacchetta, un asse che passa attraverso un tubo ed un piccolo braccio all’estremo. Nella parte posteriore della barca, appena dietro al foro dell’elica è possibile inserire il timone. Il foro di passaggio da praticare deve essere leggermente più grande del tubo. I successivi collegamenti con il servomotore sono identici al caso del timone già presente.

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Infine è necessario posizionare la ricevente. Il consiglio è lo stesso utilizzato per il pacco batterie: per una migliore manovrabilità posizionatelo in una zona centrale dell’imbarcazione. In generale la ricevente è dotata di un piccolo tubicino di gomma da posizionare sullo scavo entro il quale far passare i fili per la ricezione del segnale. Se invece la ricevente fosse dotata di un’antenna fissa, sarete costretti a montarla in alto altrimenti riceverà male il segnale.

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L’impermeabilizzazione di tutte le fessure rimaste libere avviene per mezzo di opportune colle e siliconi. In genere è preferibile ergere una parete interno allo scafo, in modo che anche in caso di urto, se la zona anteriore si danneggia, l’acqua non entrerà a contatto con le parti elettriche. Non vi resta che testare la vostra nuova imbarcazione!

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