Come creare la pila di Volta

1/5 – Introduzione

Come ben sappiamo, la Pila, il primo generatore di elettricità, antenato per eccellenza delle batterie, ha permesso e reso possibile la produzione di corrente costante nel tempo: una scoperta che risale al 1700, e che ha cambiato e stravolto, allora come oggi, il nostro modo di vivere. I meriti vanno ad Alessandro Volta, da cui la stessa prende il nome. In questa guida cerchiamo di spiegare attraverso un semplice sistema come creare la Pila di Volta, ed il perché del suo funzionamento.

2/5 Occorrente

  • polistirolo-monete da 20 e 5 centesimi di Euro-graffette-stecchini di legno-succo di limone

3/5

La fisica ci insegna che la tensione generata dal contatto di due diversi metalli, dischi detti “ELETTRODI”, come il rame e lo zinco, diviene sempre più intensa a mano a mano che più coppie bimetalliche vengono sovrapposte l’una all’altra, intervallando fra le stesse un conduttore umido, quale può essere un liquido acidulato, elettrolita indispensabile, di cui Volta, tuttavia, aveva ignorato l’importanza. Secondo questa teoria, questi tre elementi insieme, dunque non solo la coppia bimetallica, costituiscono l’elemento base della pila.

4/5

Si provvederà a formare dei “panini” di monete, intervallate dal dischetto, che successivamente si andranno a posizionare all’interno di una struttura creata ad hoc, con semplici ed elementari strumenti: una base di polistirolo e spiedini fissati verticalmente. La serie dei tre elementi sarà più o meno lunga, in base al nostro volere; si avrà l’accortezza di concludere la “torre”di metallo e cotone con la moneta di rame, e un altro pezzo di polistirolo sulla cima. Ovviamente se si sbaglia, invertendo l’ordine, si otterrà una corrente inferiore, e la pila si scaricherà prima. Cimentatevi in questo esperimento, capace di far divertire grandi e bambini!

5/5

Per costruire una Pila si possono utilizzare benissimo delle monete: i 20 centesimi, per esempio, e i 5 centesimi, in acciaio ramato. In alternativa, si possono utilizzare delle graffette di acciaio, piegate fino a formare dei quadrati, fino a farle combaciare alla perfezione con le altre monete adoperate. Il conduttore può essere rappresentato da un pezzetto di cotone imbevuto di succo di limone, o acqua salata. Ricordiamo un dettaglio di fondamentale importanza: se il liquido si secca, non compie più la sua funzione. Sarà bene, a tal proposito, assicurarsi che rimanga sempre umido. Munirsi di una siringa può facilitare l’operazione di continuo inumidimento qualora dovesse verificarsi questo inconveniente. Inoltre, è necessario evitare che i pezzetti di cotone si tocchino fra loro: per questo motivo, i dischetti dovranno essere più piccoli delle monete.

Riproduzione riservata