Come eliminare la ruggine da una ringhiera

1/8 – Introduzione

La pioggia e gli altri agenti atmosferici sono i principali responsabili della formazione della ruggine sui materiali ferrosi (per la loro ossidazione). Questo composto è provocato da un processo di natura chimica, ossia da una reazione causata dall’ossigeno presente nell’aria, che a contatto con una superficie ferrosa o di altri metallo (non tutti i metalli subiscono ossidazione), ne produce l’ossidazione; perché questa reazione avvenga in maniera importante, serve che l’ossigeno sia accompagnato della presenza di acqua (che nel caso di ringhiere poste all’esterno di un’abitazione può essere data dagli agenti atmosferici, ma anche dall’umidità dell’aria) ed anidride carbonica (composto presente nell’aria che ci circonda). Le conseguenze dell’ossidazione sono evidenti soprattutto nelle strutture esterne alle abitazioni, come i cancelli e le inferriate. In questa guida vi spiegheremo come eliminare la ruggine da una ringhiera poiché eliminando la ruggine, è possibile ripristinare l’integrità, la lucentezza e l’originale verniciatura delle superfici intaccate da questo composto chimico. L’intervento di manutenzione che ci accingiamo a descrivere è necessario non soltanto per motivi di carattere estetico, ma anche per impedire il rischio di corrosione delle strutture aggredite da ossidazione: questa reazione chimica nel tempo può compromettere irrimediabilmente la vita utile della recinzione e dei suoi componenti.

2/8 Occorrente

  • Mascherina antipolvere
  • Occhiali protettivi
  • Guanti monouso
  • Spazzola di acciaio
  • Strofinaccio
  • Solvente neutralizzante
  • Carta abrasiva a grana fine
  • Antiruggine
  • Smalto di finitura
  • Pennelli
  • cacciaviti
  • spatola
  • finitura

3/8 – Materiali necessari

Per prima cosa è necessario procurarsi di un paio di guanti monouso, una mascherina antipolvere, degli occhiali protettivi, una spazzola in acciaio, della carta vetrata, dei cacciaviti, una spatola, della carta vetrata con grana mista (servono alcuni fogli a grana grossa ed altri a grana media e fine). Se si è in possesso di una smerigliatrice elettrica, vi sarà di grande utilità, in alternativa è possibile utilizzare la levigatrice con della carta vetrata, se non disponete nemmeno di quest’utensile, potrete usare la carta vetrata ma il lavoro sarà più lungo e faticoso. Per quanto riguarda il materiale rimanente, ossia prodotti chimici specifici a base di solventi, o solventi stessi, vernice antiruggine e lo smalto (da applicare dopo aver tolto l’ossidazione), occorre recarsi in un negozio di ferramenta o in una delle tante catene di negozi che vendono materiale per il bricolage (in cui potrete anche facilmente trovare la smerigliatrice e la levigatrice), nel caso in cui non si dispongono questi elementi a casa. Una volta provveduto all’acquisto di tutto l’occorrente, si potrà iniziare l’operazione di rimozione della ruggine.

4/8 – Eliminazione della ruggine più vistosa

A questo punto, è necessario indossare le protezioni ed iniziare a raschiare la ruggine dal metallo, con l’ausilio della spazzola, della carta vetrata a grana grossa e degli utensili elencati in precedenza dando la precedenza alle porzioni della ringhiera in cui la formazione della ruggine è maggiormente evidente. In un primo momento, è opportuno eliminare tutte le scaglie rossastre più grandi che intaccano il metallo più in profondità: queste porzioni sono spesso riconoscibili dal caratteristico rigonfiamento della superficie metallica e dal colore più vivo; in questi punti vederete che basterà poco sforzo per far staccare le porzioni di metallo fortemente aggredito dalla ruggine, ma non limitatevi a questo, togliete ogni macchia di ossidazione fino in profondità. Una volta portata a termine questa fase iniziale di eliminazione degli strati superiori, è possibile passare al procedimento successivo.

5/8 – Pulizia della ruggine nelle parti meno arrugginite

Il lavoro da svolgere nella seconda fase deve essere effettuato con una maggiore precisione ed accuratezza: avvalendosi dell’utilizzo della carta abrasiva, è infatti necessario sfregare anche sulle incrostazioni di dimensione più piccola (che nella fase iniziale avevamo trascurato), in modo da eliminare quelle macchie che si notano di meno e sembrano solo piccoli puntini ma se non vengono eliminati si propagheranno sotto lo strato di vernice che darete nelle ultime fasi e rovineranno tutto il lavoro. In questa fase, è necessario insistere maggiormente sugli spigoli dell’inferriata, sulle parti concave e sugli interstizi di eventuali elementi decorativi, difficili da raggiungere con la spazzola. Le zone concave sono, le aree di maggiore accumulo dell’acqua piovana proprio per questo, in queste porzioni tenderà a formarsi più facilmente la ruggine.

6/8 – Verniciature e finitura della ringhiera

Dopo aver ottenuto una buon risultato, si prosegue ripulendo ogni eventuale residuo di polvere, passando su tutta la superficie della ringhiera con uno strofinaccio, precedentemente imbevuto con un solvente specifico per il metallo di cui è costituita la ringhiera. Una volta che questa operazione è stata portata a termine, è buona regola lasciare asciugare il reagente chimico per il tempo indicato sull’etichetta del prodotto. Successivamente è necessario stendere il liquido antiruggine utilizzando un pennello: questa sostanza è in grado di realizzare uno strato impermeabile e inossidabile sulla superficie su cui viene applicata. Per rifinire il lavoro, è opportuno verniciare la ringhiera con uno smalto da metallo, stendendo almeno due mani di colore ed una finitura dopo l’ultima mano per rendere la verniciatura duratura nel tempo.

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8/8 Consigli

  • Se notate che alcuni bastoni della ringhiera sono molto danneggiati e instabili, consultate un fabbro prima di procedere con l’eliminazione della ruggine e sostituite eventualmente i moduli compromessi.
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