Come facilitare la germinazione

1/8 – Introduzione

Gli amanti delle piante, devono cercare di fare di tutto per mantenerle sane e farle crescere belle e rigogliose. Tutte le cure che si danno a questi tesori della natura sono ripagate generosamente dalla loro fioritura ed il loro tripudio di profumi e colori. Nel caso in cui si voglia favorire la germinazione dei semi, si deve tenere presente che è possibile usare diversi metodi, tutti ugualmente efficaci. In questa guida, passo dopo passo, illustrerò alcuni semplici accorgimenti su come facilitare la germinazione dei semi. Così facendo, sarà possibile migliorare la qualità del proprio angolo verde, ottenendo dei risultati a dir poco eccellenti.

2/8 Occorrente

  • Calzino di cotone
  • Panno
  • Contenitore di polistirolo
  • Spruzzino
  • Acqua calda
  • Carta da cucina
  • Pellicola trasparente per alimenti

3/8 – Utilizzare un calzino di cotone

Uno dei metodi più semplici ed efficaci per favorire la germinazione dei semi consiste nel metterli all’interno di un semplice calzino di cotone. Il calzino deve essere prima di tutto pulito e successivamente lavato. Dopo avere inserito i semi, si dovrà umidificarlo con uno spruzzino pieno di acqua distillata a temperatura ambiente. Attendere il tempo necessario e non appena ci si rende conto che i germogli dei semi sono spuntati e tendono ad uscire dalle maglie del calzino, toglierli con delicatezza e metterli immediatamente a dimora. Questo è uno dei metodi più veloci e soprattutto efficace per dare una mano ai semi in modo da farli germogliare più in fretta. Bisogna comunque sapere che, oltre all’utilizzo del calzino di cotone, ci sono altri metodi altrettanto validi che verranno spiegati nei passaggi successivi.

4/8 – Utilizzare una vaschetta di polistirolo

Un altro metodo molto valido per favorire la germinazione è il seguente. Si deve prendere una vaschetta di polistirolo (eventualmente è possibile riciclare quella del gelato dopo averla lavata) e foderarla con della carta da cucina. Bagnare la carta con un po’ di acqua di rubinetto non troppo fredda e quindi depositare in maniera omogenea i semi sul fondo della vaschetta. Successivamente, si dovrà coprire il tutto con la pellicola trasparente per alimenti ed appoggiare la vaschetta sopra una qualunque fonte di calore come il termosifone od un elettrodomestico. Attendere il tempo necessario affinché i semi possano germogliare.

5/8 – Inumidire il terreno con acqua calda

In alternativa è anche possibile usare un altro metodo che funziona molto bene. Il tutto consiste nell’inumidire il terreno con acqua abbastanza calda per poi drenare il terreno in modo che i semi abbiano modo di respirare. Essi non devono mai restare nell’acqua stagnante, perché altrimenti potrebbero marcire. Fare sempre molta attenzione alla temperatura dell’acqua, in quanto le temperature troppo basse sono piuttosto dannose per i semi. Se non si ha intenzione lasciare i semi nel terreno per troppo tempo, è possibile toglierli dopo qualche giorno e deporli in uno straccetto umido, fino all’avvenuta germinazione.

6/8 – Applicare il sistema della scarnificazione

Per agevolare la germinazione dei semi, si può tranquillamente applicare il cosiddetto sistema della scarnificazione. Quest’ultimo non è altro che l’insieme di tutti quei trattamenti in grado di incrinare, rompere alterare o semplicemente rendere permeabile all’acqua gli involucri del seme per fare in modo che sia ancora più germinabile. La scarnificazione può essere effettuata per via meccanica, per via chimica oppure utilizzando acqua calda ad una temperatura variabile fra i 75 e i 100 gradi, ricorrendo se necessario a temperature ancora più alte attraverso il fuoco diretto.

7/8 – Applicare la tecnica della stratificazione

La germinazione dei semi inoltre, può essere favorita anche tramite la tecnica della stratificazione. Si tratta di un procedimento che ha lo scopo di ottenere un buon risultato per quel che riguarda la dormienza del seme, ricorrendo a temperature piuttosto basse. La stratificazione generalmente viene applicata alternando agli strati del seme il terreno umido per un periodo che va da minimo un mese ad un massimo di quattro mesi. Inoltre, la stratificazione stessa, si può fare all’aperto, avvalendosi dell’utilizzo di fosse profonde alcuni metri o, in alternativa, dei letti rialzati, il tutto per far sì che il seme possa essere protetto dai rischi di essiccamento, congelamento o dagli attacchi dei roditori. Nel caso della stratificazione al chiuso, si prendono degli appositi contenitori e si immergono in acqua i semi, mescolandoli con il terreno che sia in grado di trattenere l’umidità per il tempo strettamente necessario.

8/8 Consigli

  • Non innaffiare mai i semi in modo eccessivo per evitare che si sfaldino.

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata