Come fare il calcestruzzo

1/5 – Introduzione

Il calcestruzzo è uno dei materiali da costruzione più utilizzato sia per parti strutturali che per elementi decorativi. La sua particolare composizione, che analizzeremo successivamente, conferisce al calcestruzzo una elevata resistenza a compressione ma una scarsa resistenza a trazione, al punto che quando si utilizza questo materiale per la realizzazione di elementi strutturali, si inserisce una armatura metallica costituita da barre di acciaio opportunamente dimensionate, creando così il calcestruzzo armato. In questa guida, in particolare, vedremo come fare per riuscire a realizzare correttamente il calcestruzzo.

2/5 – Dividete equamente i componenti

Il calcestruzzo è un materiale costituito da acqua, cemento, sabbia, inerti di varia pezzatura e in alcuni casi si aggiungono degli additivi. La miscela va equamente divisa tra i cinque componenti per dar vita corretamente al calcestruzzo. Per ottenerlo è necessario mescolarli e farli amalgamare, ciò può avvenire sia manualmente (a terra o in una carriola) che con l’utilizzo di una betoniera rotante portatile.

3/5 – Acquistate il cemento

Il cemento è appropriato per la maggior parte delle opere di costruzione e può essere acquistato in sacchi standard di 25 e 50 chilogrammi. Il rapporto di sabbia e cemento è tuttavia un fattore importante per determinare la resistenza alla compressione del calcestruzzo. Il rapporto di cemento e sabbia è di 1:3 e produce una miscela di calcestruzzo con un resistenza media sufficiente per i lavori più piccoli. La ghiaia può essere grossa, media e fine, ed utilizzata in combinazione con il cemento e la sabbia rappresenta i ¾ di volume del calcestruzzo. E’ ovvio che la ghiaia a scaglie grosse richiede meno cemento e lo sostituisce degnamente senza indebolire il calcestruzzo, anche se la superficie non appare perfettamente levigata ma gibbosa.

4/5 – Aggiungete l’acqua alla miscela

Le proprietà di resistenza del calcestruzzo sono inversamente proporzionali al rapporto tra acqua e cemento, ciò significa che il peso dell’acqua non deve essere superiore al 60% di quella del cemento. Un rapporto elevato produce una miscela più plastica o fluida, ma carente in resistenza e qualità della superficie. Quando si aggiungete l’acqua alla miscela, si avvia un processo di idratazione, ovvero una reazione chimica che porta all’indurimento del calcestruzzo. Quest’ultimo realizzato sotto forma di mattoni o blocchi componibili, può essere utilizzato dopo 28 giorni in quanto completamente disidratato.

5/5 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=vX–rfDd6a8

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata