Come Iniziare a lavorare il fimo

1/6 – Introduzione

Il fimo, conosciuto anche come pasta fimo, non è altro che una pasta modellabile di materiale sintetico. Si tratta quindi di un tipo di pasta che consente la modellazione di moltissime cose: la sua natura consente di lavorare anche gli oggetti più piccoli e dettagliati, come gli articoli di bigiotteria quali orecchini, collane, bracciali o particolari ferma-capelli. Il materiale di cui è composto il fimo viene definito termoindurente. Questo significa che una volta modellato a proprio piacimento, il fimo si indurisce grazie al calore, quindi cuocendolo in forno oppure anche a bagnomaria (anche se è un tipo di cottura molto meno utilizzato). È possibile trovarlo in commercio in diversi colori e tonalità oltre che di varie marche e qualità, a seconda dell’uso che se ne vuole fare. Vediamo quindi come iniziare a lavorare il fimo.

2/6 Occorrente

  • Fimo
  • Stuzzicadenti
  • Taglierino
  • Attrezzi specifici (per esperti)

3/6 – Le varie tipologie di Fimo

Il fimo è facilmente reperibile nei negozi di belle arti oppure in quelli di bricolage e persino nelle cartolerie più fornite. Questa pasta modellante ha una vasta qualità di colori e di effetti “speciali”. La versione classica è detta proprio Fimo classic, disponibile in diversi colori base, e si presenta abbastanza duro al tatto, ma lavorandolo per un po’ con le dita, anche grazie al calore delle mani, diventerà molto più malleabile e quindi plasmabile, permettendo di eseguire lavori anche piuttosto precisi. C’è poi il Fimo soft, anche questo disponibile in diversi colori, ma la pasta si presenta già decisamente più morbida e facilmente modellabile. Esiste poi la versione Fimo Air che, a differenza delle altre, si indurisce ed asciuga semplicemente all’aria, risultando alla fine estremamente leggero.
Oltre alle colorazioni classiche, inoltre, esistono versioni ad effetto metallizzato, granito, trasparente, fluorescente e persino perlescente.

4/6 – La lavorazione con gli strumenti giusti

Per i meno esperti è preferibile iniziare con il fimo soft perché più facile da lavorare. Per quanto riguarda gli strumenti da lavoro, in commercio ne esistono di specifici e persino bizzarri, ma non è necessario procurarseli subito tutti per iniziare a lavorare il Fimo, poiché in alternativa si possono utilizzare semplici taglierini, stuzzicadenti e altri oggetti già disponibili in casa o in cucina, per aiutarsi a modellare le forme che si desidera realizzare. In un secondo tempo, se si vorrà, si potranno acquistare strumenti più specifici e che si reputeranno utili e necessari. Per la lavorazione, invece, occorrerà sicuramente avere un po’ di manualità: il calore delle mani, come già detto, renderà il fimo più malleabile e quindi più facile da lavorare.

5/6 – La cottura del Fimo in forno

Una volta soddisfatti della forma che il fimo ha raggiunto, lo si deve fare indurire in forno ad una temperatura variabile tra i 110 e i 130°C. La fase di cottura è molto delicata e va affrontata con estrema attenzione. Se si supera la temperatura di 150°, infatti, il fimo può sprigionare sostanze tossiche potenzialmente pericolose che si andranno a depositare sulle pareti del forno. Anche il tempo di cottura è importante e varia in base alla dimensione dell’oggetto in questione: si va dai dieci minuti fino ad un’ora di cottura. Più l’oggetto è piccolo, dunque, meno tempo va tenuto in forno. Se l’oggetto viene lasciato in forno per troppo tempo si rischia che possa annerirsi. È molto utilizzata anche la cottura a “bagnomaria”, poiché in tal modo si evita che il fimo possa bruciarsi. Sarebbe opportuno, dunque, procurarsi un fornetto apposito da dedicare solo alla cottura del fimo, evitando, quindi, di utilizzare il forno di casa con cui si cucina per scongiurare eventuali contaminazioni dei cibi.

6/6 Consigli

  • Per la cottura del fimo è consigliabile utilizzare un forno dedicato appositamente a questo materiale perchè, se lasciato accidentalmente per troppo tempo in forno, il fimo può rilasciare sostanze tossiche che possono depositarsi nel forno e renderlo così nocivo per le operazioni successive di “ordinaria” cucina.
  • E’ consigliabile, inoltre, mettere sotto gli oggetti modellati della carta da forno, durante la cottura.
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