Come misurare il PH in un acquario

1/8 – Introduzione

Un acquario di medie dimensioni e ricco di pesci presuppone una grande cura da parte del suo proprietario. Egli dovrà infatti necessariamente tenere sotto controllo la temperatura, la limpidezza dell’acqua e soprattutto il suo livello di acidità e basicità in modo che la vita nel contesto proceda tranquillamente. Solitamente a creare un ambiente ottimale per i nostri pesci ci pensa in automatico il filtro che depura l’acqua nel modo più opportuno. In questa guida vi mostreremo tuttavia come misurare il Ph in un acquario, dopo aver esaminato il modo in cui tenerlo sempre vicino al suo valore più idoneo alla situazione ottimale di questo habitat.

2/8 Occorrente

  • Rilevatori di Ph
  • Sostanze reagenti

3/8 – Optare per un Ph neutro

Prima di elencare i modi per misurare il Ph in un acquario, innanzitutto c’è da dire che il simbolo indica la natura di una sostanza (l’acqua in questo caso) ossia se essa è acida, basica o neutra. I valori del Ph inoltre sono compresi tra 0 e 14 ed una sostanza con Ph=0 è molto acida, mentre una con Ph=14 è basica. Premesso ciò, per avere un Ph neutro ottimale quindi per un acquario è necessario avvicinarsi al valore intermedio ossia 7. In effetti per la maggior parte degli acquari il Ph=7 è il valore più appropriato per mantenere in salute pesci e piante acquatiche. Nel caso di acquari di acqua salata, sarebbe opportuno optare per il valore del Ph leggermente più elevato ovvero intorno a 8 oppure a 9. Tale condizione permette tra l’altro alle suddette piante di svolgere il loro regolare processo di fotosintesi e di consentire la proliferazione di alcuni microrganismi e placton, essenziali rispettivamente per mantenere in vita l’intero piccolo ecosistema e nutrire pesci e molluschi in esso presenti.

4/8 – Utilizzare un misuratore ad immersione

Per passare alla rilevazione del Ph, a questo punto dovrete munirvi di uno strumento specifico ossia il Ph-metro perfetto per determinare il valore dell’acqua così come di altre soluzioni liquide e non. Per usufruire del misuratore che è a immersione, basta recarvi in un negozio di acquariologia oppure in uno che abbia a che fare col settore agricolo-alimentare o farmacologico, poiché questo misuratore può ritornare utile anche per rilevare il Ph di cibi e medicinali. Ovviamente lo strumento in oggetto dovrà essere della dimensione adatta e proporzionale alla grandezza dell’acquario, in modo tale che possa rilevare contemporaneamente il livello di Ph segnalando opportunamente anche quei punti dell’acquario dove il valore si discosta maggiormente dal neutro ottimale.

5/8 – Immergere il misuratore nell’acquario

Una volta che avete tra le mani il suddetto misuratore, non vi resta che immergerlo all’interno dell’acquario. Lo strumento è costituito da elettrodi i quali dovranno entrare in contatto con gli ioni di idrogeno presenti nel liquido in modo tale da provocare una reazione chimica nota come elettrolisi. Nello specifico si produce una piccola scarica elettrica che sarà proporzionata alla quantità/concentrazione di ioni di idrogeno presenti nell’acqua. In pratica se si innesca una piccola reazione, il Ph-metro rileverà un valore acido ossia prossimo allo zero. Al contrario, se la corrente che si genera è più consistente si è in presenza di una soluzione acquosa di tipo basico. In ogni caso sarà sufficiente osservare la scala graduata del Ph-metro se esso è analogico, oppure leggere direttamente il valore rilevato se lo strumento è digitale.

6/8 – Acquistare un kit rapido

A margine di questa guida su come misurare il Ph dell’acquario, è importante sottolineare che presso i centri di acquariologia sono acquistabili dei kit rapidi e che comprendono una provetta in plastica rettangolare, una cartina con i codici colore dei vari stati di acidità di un liquido ed un apposito reagente che funge da catalizzatore. L’operazione per misurare il Ph nell’acqua è tra l’altro davvero semplice come si evince da quanto di seguito descritto. In primo luogo basta riempire la provetta con l’acqua della vasca e aggiungere un paio di gocce del suddetto reagente. In secondo luogo bisogna agitare il liquido per circa 30 secondi attendendo che assuma una specifica colorazione, che va poi confrontata con il codice colori corredato quest’ultimo da una numerazione da 0 a 14 gradi di acidità.

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8/8 Consigli

  • Prima di recarvi in negozio per acquistare il ph-metro, misurate accuratamente l’acquario

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