Come misurare un condensatore elettrolitico

1/8 – Introduzione

L’elettronica tra i suoi svariati rami, oltre a diversi tipi di circuiti misurati in volt o in ampere, propone a tutti gli esperti del settore anche alcuni particolari elementi come ad esempio il condensatore elettrolitico. Si tratta nello specifico di un’armatura metallica, che agisce come mezzo per la cosiddetta carica e scarica. A tale proposito, nei passi successivi della guida, spiegherò come misurare un condensatore elettrolitico. Questo tipo di procedura richiede sicuramente un po’ di tempo, ma non è particolarmente complicata.

2/8 Occorrente

  • Voltmetro
  • Condensatore elettrolitico
  • Multimetro

3/8 – Le caratteristiche del condensatore

Ancor prima di spiegare la procedura di misurazione del condensatore, è necessario dare una spiegazione in merito alle caratteristiche di quest’ultimo. In commercio se ne trovano di due tipi. Il primo è il già citato condensatore elettrolitico, il quale sfrutta il tubo a vuoto e il transistor. Il secondo invece è il condensatore non elettrolitico che si usa per regolare le sovratensioni dirette. Ogni singolo condensatore ha una capacità diversa dall’altro; infatti, è maggiore in quello che sull’armatura ha una quantità di elettricità elevata e minore invece quando la stessa elettricità è bassa. Un condensatore dal punto di vista di grandezza fisica si misura in farad, attraverso una formula che prevede la divisione tra la quantità elettrica denominata Q, meglio conosciuta come Coulomb dal nome dell’omonimo fisico (legge di Coulomb) ed il voltaggio V.

4/8 – La modalità di misurazione del condensatore elettrolitico

In questo passaggio si andrà dunque a descrivere la modalità di misurazione del condensatore elettrolitico con uno strumento appropriato. Quest’ultimo, lo si può acquistare in un negozio di elettronica, ed ha una denominazione specifica chiamata multimetro. Come si evince dal nome stesso, con questo dispositivo si possono misurare voltaggi, amperaggi ed ovviamente i farad, ovvero la capacità di un condensatore elettrolitico. Per iniziare la lettura del componente elettrolitico in oggetto, si devono prendere i due puntali che fuoriescono dalla parte bassa del multimetro, per poi posizionarli sui due laterali dell’armatura rilevandone l’esatta misura, non prima di aver posizionato la manopola del multimetro proprio sul simbolo del condensatore, che in molti casi viene indicato con la sigla Cap.

5/8 – La capacità del condensatore elettrolitico

Se sul display di tipo digitale dovesse apparire direttamente la capacità contenuta all’interno dell’armatura, questa misurazione ovviamente è corretta. Nel caso in cui si utilizzi un multimetro di tipo analogico, è importante sapere che per conoscere l’esatta capacità del condensatore elettrolitico, una volta che l’ago magnetico si sposta da un lato in direzione dell’altro, occorre osservare il punto in cui si ferma. Se quest’ultimo ad esempio ha un valore di 1 farad, l’esatta capacità del condensatore è proprio la medesima. Questa certezza la si può sintetizzare, dicendo che 1 farad= 1Q/1V e quindi il relativo valore ottenuto non è altro che una costante tra la quantità di energia elettrica accumulata dal condensatore e il voltaggio che l’attraversa.

6/8 – L’utilizzo del voltmetro per la misurazione del condensatore elettrolitico

Un altro valido strumento per la misurazione del condensatore elettrolitico è il voltmetro, il quale garantisce ottimi risultati esattamente come il multimetro. A tal proposito, è necessario staccare il condensatore dal suo circuito. Se lo si desidera, è possibile scollegare anche uno solo dei due terminali. Controllare dunque la tensione nominale dell’elemento, tenendo presente che tale informazione solitamente risulta stampata sul corpo esterno del condensatore. Si deve cercare in particolare un numero seguito dalla lettera V che sta a significare “volt”. Caricare successivamente il condensatore con una tensione nota, che deve essere inferiore rispetto a quella nominale. Impostare quindi il voltmetro per leggere la tensione della corrente continua e collegare le sonde al condensatore, sapendo che una è di colore rosso (positiva) e l’altra invece di colore nero (negativa). Prendere nota infine del valore iniziale della tensione per potersi accertare di eventuali malfunzionamenti del condensatore.

7/8 Guarda il video

8/8 Consigli

  • Evitare assolutamente di toccare il condensatore quando è carico, in quanto si prenderebbe una scossa elettrica molto forte.

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata