Come organizzare la recinzione alle pecore

1/9 – Introduzione

Suffolk, Merino, Laticauda sono solo alcuni nomi delle specie ovine che nel corso dei millenni sono state allevate per il vello, la carne pregiata o il latte prodotto. Fino ad un centinaio di anni fa, la pastorizia rivestiva un ruolo portante nell’economia di molti Paesi, ma al giorno d’oggi pastori ed allevatori professionisti sono relegati a rare realtà territoriali. Se siete amanti della natura e disponete di un’area verde in cui far crescere alcuni ovini allora questa guida fa per voi. Vediamo insieme come organizzare la recinzione alle pecore.

2/9 Occorrente

  • Per la recinzione esterna: pali massicci in legno alti 2 metri, recinzione metallica per pecore alta almeno 230 cm, cancelletto a cerniera, attrezzi da scavo, martello, chiodi ad uncino.
  • Per la recinzione interna (opzionale): pali massicci in legno, recinzione per pecore alta 180 cm, cancelletto a cerniera, attrezzi da scavo, martello, chiodi ad uncino.
  • Terreno da destinare al pascolo, gregge, tettoia/ricovero, abbeveratoio, mangiatoia, alimenti per pecore (fieno, roccia salina).

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Stabilite un’area di pascolo di dimensioni adatte al vostro gregge. Le esigenze alimentari degli ovini vanno modulate in base al numero dei capi posseduti, razza ed età media. Per un gregge di animali di dimensioni modeste (4 adulti) ipotizzate di riservare almeno un ettaro di terreno libero da destinare al pascolo brado degli animali. Dopo aver definito il luogo ed averne tracciato idealmente i confini, scavate lungo il perimetro un fossato di almeno 40-60 cm di profondità: servirà ad accogliere la recinzione esterna.

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Concluso il fossato, delimitatene il perimetro interno con una serie di pali di medio diametro, posti ad una distanza di 2-3 metri l’uno dall’altro: la palizzata vi permetterà di fissare saldamente il recinto esteriore fisso. Tale struttura ha un duplice scopo: da una parte impedisce alle pecore rinchiuse di evadere, dall’altra protegge il gregge dalle intrusioni dei predatori esterni. Una buona recinzione deve essere quindi interrata ad almeno 40-60 cm di profondità per evitare che grossi canidi selvatici (volpi, cani randagi, lupi, etc..) possano aggirare l’ostacolo scavando e deve presentare un altezza di almeno 180 cm dal livello del suolo per non essere scavalcata sia dagli ovini, sia dai predatori più agili.

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Durante la collocazione della rete, se potete, piegate leggermente la parte inferiore delle maglie metalliche verso l’esterno, creando una piccola ansa a forma di “L” sulla porzione che andrà interrata. Questo accorgimento garantirà maggiore stabilità alla recinzione e costituirà un ulteriore deterrente contro le scorrerie sotterranee di volpi o lupi. Man mano che procedete nell’installazione della rete, ricordatevi di tenerla ben tesa e di assicurarla con martello e chiodi alla palizzata di legno: ovviamente, non completate l’intero perimetro del terreno destinato a pascolo. Una sezione della recinzione esterna dovrà infatti essere costituita da un cancello con meccanismo a cerniera per permettervi di accedere all’interno del recinto.

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Realizzate ora l’area destinata al ricovero. In questa parte di terreno dovrete ricreare una piccola tettoia per proteggere gli animali dal sole e dalla pioggia, inserire l’abbeveratoio, ipotizzare una mangiatoia per il foraggio secco e lasciare a disposizione degli animali la pietra salina. Per creare questa zona di ricovero potrete sfruttare una vecchia struttura dismessa (un porticato inutilizzato da tempo o una casetta da giardino senza più una parete) oppure costruire l’edificio da soli. Vi basteranno una serie di pali infissi sul terreno, un trapano, dei pannelli in plastica ondulata ed una serie di fascette da elettricista per realizzare un ricovero chiuso su tre lati e protetto contro le intemperie.

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Infine, allestite la zona del ricovero con l’acqua e gli alimenti destinati agli ovini. Prediligete un abbeveratoio in acciaio inox poiché questo materiale è duraturo, facilmente igenizzabile e non arrugginisce con il passare del tempo. Scegliete una mangiatoia abbastanza lunga e poco fonda per alloggiare l’eventuale foraggio fresco o secco: la conformazione di questo modello permette al gregge di alimentarsi all’unisono, riducendo le dispute per il cibo. Lasciate infine a disposizione degli animali una buona quantità di sale pastorizio, in blocco o a rullo.

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9/9 Consigli

  • utilizzare rete metallica abbastanza spessa
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