Come piallare il parquet

1/7 – Introduzione

Uno dei rivestimenti più complessi da sottoporre a trattamento specifico è sicuramente il parquet, in quanto la sua delicatezza ci porta a ritenerlo facilmente incline a danneggiamenti vari. Tra i rivestimenti è uno dei più costosi, e ciò provoca anche un costo ampio per il suo mantenimento in ottimo stato, con costi in aumento con l’invecchiamento del parquet stesso. Piallare tale rivestimento potrebbe risultare abbastanza dispendioso se si intende chiamare dei professionisti. Tuttavia si tratta di un lavoro che non è affatto complicato e potrebbe essere svolto tranquillamente attraverso il fai da te. Sarebbe sufficiente soltanto avere le attrezzature giuste e i prodotti migliori affinché il risultato sia ottimale. Vediamo come agire.

2/7 Occorrente

  • Pialla, carta abrasiva, aspirapolvere.

3/7 – Regolare la profondità della pialla

Prima di tutto, dovete partire andando a regolare la profondità della vostra pialla scegliendo una variabile che vada da un millimetro a due millimetri. Riuscirete a regolarvi bene nella scelta in breve tempo, con una prova all’atto pratico. Prima di incominciare la lavorazione, verificate che il parquet sia pulito e che non ci siano dei residui di rifiuti sopra il parquet. Non rimuovere più legno del necessario, e non gettate via i residui di legno del parquet in quanto possono essere riutilizzati. Usando un cavo, collegate la pialla ad un buon aspirapolvere utilizzando una presa universale, questo sistema integrato sarà in grado di fornirvi un’ottimo risultato. Assicuratevi che le bande della pialla siano regolate correttamente in modo da ottenere una profondità uniforme.

4/7 – Il passaggio della carta abrasiva 40

Comunque sia, qualora aveste già piallato più in profondità in alcune zone specifiche del vostro parquet, potrete andare ad appianare per bene le divergenze create utilizzando una levigatrice a nastro con una banda massima, che difficilmente avrete a vostra disposizione, ma che potrete procurarvi facilmente andandola a noleggiare. Normalmente, per levigare perfettamente un pavimento in legno, si consiglia una carta abrasiva 40; entrambe le estremità del foglio di carta sono posti in una asticella di metallo fissate da un nastro. Se non si desidera noleggiare una macchina grande, è possibile utilizzare una smerigliatrice classica, decisamente più economica.

5/7 – Il passaggio della carta abrasiva 80 e 120

Proseguite ripetendo nuovamente la levigatura andando a carteggiare con precisione la totalità del pavimento, utilizzando un foglio di carta abrasiva, prima di tipologia 80, per poi passare, successivamente, a uno da 120. Inoltre, sempre per la procedura di levigatura, potreste optare anche per una smerigliatrice a disco, la quale ha il vantaggio che funziona con un sistema di “micro polvere”, quest’ultima arriva nel filtro a fisarmonica, laddove viene compressa; le pieghe del filtro aumentano la sua superficie perché possiedono dei pori sottilissimi che permettono il passaggio dell’aria, cosicché la polvere diventa estremamente fine.

6/7 – L’utilizzo della levigatrice triangolare

Sicuramente, le zone dove la levigatura risulterà essere più difficoltosa sarà nelle vicinanze degli angoli, dove una levigatrice normale avrebbe dei grossi limiti. Per andare a risolvere questa ulteriore problematica, dovrete riuscire a procurarvi una versione triangolare. Come per il resto del pavimento è necessario prima passare una carta abrasiva più spessa e dopo una più sottile. Fare in modo che non vi siano residui anche dopo aver passato l’aspirapolvere utilizzando un panno umido che catturi la polvere. Dopodiché eseguire lo stesso trattamento effettuato per le parti più centrali. Affinché il risultato sia ottimale occorre avere tempo a disposizione, per non piallare il parquet in momenti diversi, e tenere il pavimento pulito prima di applicare i prodotti.
In chiusura, vi consiglio la lettura di questa breve guida: http://www.garbelotto.it/parquet-piallato-perche-sceglierlo/.

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