Come posare il porfido in lastre

1/6 – Introduzione

Nella progettazione di pavimentazioni è molto importante scegliere i giusti materiali. Per ogni contesto e ambiente che sia esterno o interno esistono infatti diverse opzioni. Alcune sono preferibili ad altre in base alla condizione del terreno, al clima e al contesto. Il porfido ad esempio è uno dei materiali ideali per le pavimentazioni stradali. Le lastre si ottengono dalla roccia eruttiva e si possono lucidare per ricavarne superfici brillanti e di gran pregio. Inoltre va aggiunto che sono adatte anche per pavimentare una porzione di giardino creando una sorta di vialetto. In riferimento a quanto sin qui premesso, alla domanda come posare il porfido in lastre, la risposta è facile da ottenere soprattutto se si segue quanto descritto nei vari passi della presente guida.

2/6 Occorrente

  • Laterizi vari
  • Collanti speciali
  • Attrezzi da carpentiere
  • Materiali metallici

3/6 – Preparare un sottofondo

Posare il porfido in lastre nel modo corretto determina anche la sua durevolezza nel tempo. Una cattiva posa infatti, può rendere il lavoro di scarsa qualità. Questo causerebbe tra l’altro problemi in pochi anni, e ciò non si può certo rimproverare al materiale che è anzi estremamente robusto. Prima di posare le lastre è tuttavia necessario preparare un buon sottofondo optando per materiali diversi. Tuttavia la maggior parte degli imprenditori edili consigliano di usare la ghiaia mentre in base all’ampiezza della pavimentazione è possibile agire in due modi, ossia quelli descritti nei passi successivi della presente guida.

4/6 – Realizzare un massetto

Per pavimentazioni importanti il primo modo per posare le lastre in porfido consiste nel realizzare una caldana con delle reti in cemento magrone. La struttura offrirà maggiore stabilità all’intero progetto. Se tuttavia il viale da pavimentare è di piccole dimensioni, si può evitare questo passaggio optando per il secondo modo, ossia per la creazione di un massetto unico di malta impastando sabbia e cemento umido. Nello specifico si dispone la malta sul sottofondo e poi a seguire le reti metalliche. Fatto ciò, si possono adagiare le lastre in porfido con dell’altra malta direttamente sulle reti stesse. Prima della posa è tuttavia consigliabile lavarle e rimuovere ogni traccia di sporco utilizzando un secchio d’acqua e una spugna.

5/6 – Versare la boiacca

Nel lato inferiore delle lastre su quello che entrerà in contatto con la malta, va aggiunta la boiacca che in sostanza è del cemento quasi del tutto liquido. L’applicazione consiste nel versarne uno strato su ogni lastra, e per livellarle tutte e con estrema precisione è possibile usare un martello di gomma o in legno. Il lavoro di posa come già detto in precedenza richiede tuttavia una certa dimestichezza, per cui chi decide di mettersi al lavoro da solo deve essere consapevole di ciò che sta facendo. A margine va altresì aggiunto che una volta che tutte le lastre di porfido hanno ricoperto il viale del giardino non bisogna passeggiarvi sopra se non dopo circa 24 ore.

6/6 – Creare le fughe

Le lastre in porfido come qualsiasi altra tipologia di pavimentazione si possono anche adagiare le une accanto alle altre creando delle fughe. In questo caso il metodo è molto simile a quello utilizzato per la posa delle piastrelle in cotto e cioè utilizzando delle piccole croci in plastica. Queste ultime permettono di affiancare le lastre di porfido tutte alla stessa distanza e con una conseguente fuga uniforme sull’intera pavimentazione. Il materiale ideale per riempire questi spazi è sicuramente della malta contenente delle sostanze epossidiche che sul mercato sia quello tradizionale che online è disponibile di svariate tonalità.

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