Come realizzare l’innesto di rose

1/7 – Introduzione

In questa guida vedremo come realizzare l’innesto di rose. L’innesto consiste nel saldare ad una pianta, detta portainnesto, una parte di un altro vegetale in modo da formare una sola entità. Innestare una rosa non è poi così difficile, è necessario però seguire alcune operazioni fondamentali. Scegliendo il portainnesto giusto otterremo piante che si adatteranno facilmente anche in ambienti con terreni e climi differenti. La specie più usata come portainnesto è la Rosa Canina, adatta per le rose da giardino in quanto resistente al freddo e all’alcalinità presente nel terreno. Un’altra specie utilizzabile come portainnesto è la Rosa Multiflora, che ha radici superficiali ed è adatta come portainnesto per rose nane o in vaso. Il periodo più indicato per questa operazione è quello tra agosto e settembre, in quanto la corteccia tende a scollarsi dal legno sottostante. Il portainnesto si può ottenere da semina o da talea.

2/7 Occorrente

  • Talea di rosa
  • Coltello affilato
  • Cesoie
  • Vaso
  • Terriccio
  • Rafia o nastro gommato

3/7 – I semi

Per ottenere un portainnesto da semina occorre interrare i semi di entrambe le varietà in vaso o in un campo; dovranno passare circa due anni prima che le piantine siano abbastanza robuste per procedere all’innesto, che avverrà durante il periodo invernale successivo. Per un portainnesto da talea, invece, è necessario prelevare dei rami di una lunghezza di circa venti centimetri durante il periodo invernale che andranno piantati nel periodo estivo successivo, durante il quale potremo procedere con l’innesto. Prima dell’effettivo innesto dovremo scegliere come gemma un ramo sano e assicurarci che la corteccia si stacchi facilmente dal legno. Dovremo poi procurarci gli strumenti necessari e cercare di avere una temperatura di almeno 25 gradi, nel luogo dove avverrà l’operazione.

4/7 – La scelta della marza

Scegliamo la marza, ovvero il germoglio maturo della varietà da cui preleveremo le gemme (o scudetti) preferibilmente della parte mediana più lignificata. Eliminiamo le foglie al picciolo e le spine, preleviamo la gemma facendo un taglio partendo da 1 cm sopra ad essa, fino a 1,5 cm sotto. Il coltello deve essere ben affilato e il taglio poco profondo in modo da asportare, insieme alla corteccia, una porzione di legno che dovrà restare attaccata allo scudetto. Il punto di innesto sarà al colletto della pianta, se decideremo di allevarle a cespuglio, o alto sul fusto per i rosai ad alberello.

5/7 – Il taglio

Sul portainnesto pratichiamo un taglio a T nella corteccia, lungo 2,5 cm e largo 1/3 rispetto alla circonferenza, solleviamo poi delicatamente i lembi; inseriamo la gemma nel taglio con l’apice rivolto verso l’alto e sistemiamo i lembi della corteccia. Asportiamo la punta superiore dello scudetto e richiudiamo i lembi, leghiamo con rafia o con il nastro gommato.

6/7 – La legatura

Dopo un mese circa l’innesto attecchirà, a questo punto toglieremo la rafia di legatura e controlleremo l’avvenuto attecchimento. Nel mese di febbraio dovremo tagliare la vegetazione al di sopra dell’innesto. Durante il periodo primaverile, quando il primo germoglio della gemma innestata avrà raggiunto i quindici centimetri, andrà cimato; in seguito elimineremo i germogli selvatici che il portainnesto produrrà. Nel periodo estivo avremo finalmente la nostra nuova rosa.

7/7 Consigli

  • Non concimare la rosa nei giorni precedenti e circa venti giorni dopo l’innesto, per evitare di bruciarla.
  • E’ necessario un apporto d’acqua continuo e regolare.
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