Come realizzare un bonsai con l’azalea

1/7 – Introduzione

Il bonsai azalea, è un bonsai meraviglioso, caratterizzato da foglie molto piccole e fiori quasi carnosi, che variano dalle tonalità del rosa, al bianco al rosso. Essi tendono a raggrupparsi, riempiendo del tutto i piccoli rami armoniosi. Per la sua particolare bellezza, quello di azalea, è tra le piante in miniatura preferite dagli artisti bonsaisti, poiché esso conserva tutte le caratteristiche estetiche che dovrebbe possedere un bonsai: portamento, altezza, spessore del tronco, fioritura. Il bonsai di azalea, ha origini giapponesi, e con il tempo, si è ampiamente diffuso in diverse zone, come il Nord America e l’Europa. Questo particolare bonsai, può essere coltivato con semplicità, se si conoscono le sue specifiche esigenze. In questa guida vi spiegheremo, in maniera semplice, come realizzare uno splendido bonsai con l’azalea.

2/7 Occorrente

  • un’azalea a fiori piccoli
  • una ciotola oppure un vaso
  • filo sottile di rame o di alluminio

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È importante sapere che prima che una pianta da vivaio divenga un bonsai è bene che attraversi alcuni passi intermedi, che possono durare anche alcuni anni. La prima operazione da fare consiste nel porla in un vaso, possibilmente un vaso da prebonsai, e non ancora uno di quelli smaltati da bonsai. In questi casi si utilizzano vasi bassi, tipo delle ciotole o comunque che non siano molto profondi. Le dimensioni della pianta sono molto importanti: se la vostra azalea è già molto grande, al momento del rinvaso, potrete anche già provare a tagliare parte delle radici, per cominciare l’opera di bonsaizzazione; se invece si tratta di un piccolo esemplare, cominciate a informavi sulle tecniche di potatura, ed a pensare come vorreste che la vostra azalea divenga nel prossimo futuro.

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Una volta decisa la forma, cominciate a percorrere tutti i passi che vi possano portare in quella direzione, a partire dalla potatura di formazione. Generalmente una prima potatura dell’azalea si effettua in primavera, prima o appena dopo la fioritura; per tutto l’arco dell’anno invece si cimano i germogli, lasciando loro solo un paio di foglie. Il passo successivo è la “legatura”, una particolare tecnica leggermente complessa, che si applica per dare l’aspetto vissuto alla pianta, curvandone magari i rami oppure il tronco. Dovete utilizzare del sottile filo di rame oppure di alluminio che potrete acquistare nei negozi di ferramenta: date quindi la direzione voluta ai rami (se volete anche al fusto) avvolgendo il filo a spirale attorno alla pianta, partendo dal basso per salire delicatamente verso l’alto; fissate poi il filo alla ciotola. La stagione giusta per il legamento dell’azalea è la primavera (come solitamente avviene anche per altre piante). Dopo circa 7/8 mesi (quindi durante i mesi freddi) il filo metallico va tolto. I rami dell’azalea sono molto fragili, quindi, nel momento della legatura, usate grande cautela e cercate di non imprigionare le foglie.

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Per ottenere un terreno adatto ad ospitare al meglio la pianta, mettete nella ciotola tre parti di torba e una di sabbia. Nel corso della fioritura annaffiate piuttosto con abbondanza, durante i restanti periodi fatelo moderatamente, lasciando comunque il terreno sempre un po’ umido: non deve, mai asciugarsi troppo e quindi indurirsi. In estate la pianta può stare in casa in una zona molto luminosa e fresca (mai vicino a finestre), oppure all’aperto, ma sempre a mezz’ombra. Nei mesi molto freddi invece, sistemate la pianta al chiuso accanto ad una fonte luminosa ma non vicino al termosifone. La ciotola (o il vaso), va sostituita ogni due anni, ma attenzione: dovete farlo solo prima dello spuntare di nuovi germogli.

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7/7 Consigli

  • Per quanto riguarda la legatura, fate attenzione a non lasciare il filo oltre il tempo indicato o finirebbe per entrare nella corteccia.
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