Come realizzare un foro perfettamente circolare su una piastrella

1/7 – Introduzione

Nel settore dell’edilizia, mentre viene realizzata o ristrutturata un’abitazione, non è raro che durante la posa in opera delle piastrelle, si devono effettuare dei fori circolari per contornare un elemento decorativo della casa stessa. Un esempio può essere quello di consentire le connessioni a scarichi e sifoni, attraverso il rivestimento del bagno, in modo da inserire dei faretti a led segna passo sulla pavimentazione. In linea di massima, i muratori, per non perdere moltissimo tempo nella fase di lavorazione, tendono a praticare delle incisioni a croce sulla parte posteriore della piastrella con l’ausilio di un flessibile. Successivamente completano, quindi, la foratura con dei piccoli colpi di scalpello o con la tenaglia, consapevoli che gli elementi di idraulica sono provvisti di corone di rivestimento realizzate in plastica o in acciaio, le quali rivestono e nascondono il lavoro eseguito in maniera un po’ approssimativa. Questo genere di lavorazione tende a lasciare la piastrella assai fragili e particolarmente soggette a crepature. In questa guida vi spiegheremo come realizzare un foro perfettamente circolare su una piastrella e vi daremo delle preziose indicazioni per impedire la rottura della stessa.

2/7 Occorrente

  • Trapano, frese diamantate di diverso diametro

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Per realizzare un foro perfettamente circolare, è necessario acquistare obbligatoriamente delle frese a tazza diamantate per il proprio trapano. In pratica, sono delle pendici che si innestano sul proprio prezioso strumento di lavoro e consentono, per mezzo della polvere di diamante saldata a bagno elettronico, di eseguire dei fori sulle superfici dure come le piastrelle di ceramica, il marmo, l’ardesia ed il gres porcellanato. Si possono reperire, facilmente, nei negozi specializzati di edilizia o presso i grandi centri commerciali adibiti al fai da te. Inoltre, si presentano con dei diametri differenti, ed è possibile acquistare dei set di frese o comprarle singolarmente. Inoltre, in commercio esistono dei prodotti in grado di eseguire la foratura a secco. Per questa tipologia di strumenti non è necessario utilizzare l’acqua per il raffreddamento. Altri strumenti, invece, sono utilizzati per effettuare la foratura in umido. Quest’altra tipologia presenta delle frese particolari, strutturate, intagliate e scanalate in modo da mantenere l’acqua in prossimità del tagliente. Queste presentano un costo lievemente superiore rispetto alle precedenti, e necessitano di strumenti di lavoro professionali con il sistema di raffreddamento ad acqua. In entrambi i casi, la fase di lavorazione deve essere effettuata con molta accortezza e delicatezza, soprattutto se il foro circolare da praticare non si deve trovare al centro della piastrella, ma in prossimità dell’esterno. E’ anche possibile trovare in commercio delle frese a diamante dal diametro superiore a 16 mm, che consiste nella massima dimensione standard prevista per questo tipo di tazze. Vi invitiamo, comunque, a cliccare su questo link, in modo da ottenere maggiori informazioni in merito.

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Successivamente, è necessario verificare il diametro del foro da praticare, per poi inserire la tazza diamantata nel proprio trapano delle dimensioni opportune. Quindi, rimuovere l’opzione della percussione ed impostare il trapano a 1500 giri al minuto. Questo rappresenta il settaggio ottimale per impedire inutili rotture e crepature. Il nostro consiglio, per evitare la rottura della piastrella, è quello di effettuare la lavorazione appoggiando la medesima su un asse di legno dalla superficie piana per attutire le vibrazioni del trapano. Appuntarsi con un pennarello sulla piastrella, il centro del diametro del foro da eseguire, ed appoggiare la punta in corrispondenza del segno. A seguire, in posizione perfettamente perpendicolare alla superficie, iniziare a trapanare. Affondare la punta del trapano con estrema delicatezza sulla piastrella stessa, e la fresa raggiungerà la superficie in pochissimi secondi. Non si deve aver fretta di effettuare questo tipo di lavorazione. Tramite dei movimenti circolari impercettibili del polso, nello stesso senso di rotazione della fresa, occorre accompagnare la rotazione del trapano fino a quando la tazza non sarà completamente entrata nella “carne” della piastrella. L’asse di legno, posizionato sotto la piastrella, oltre ad ammortizzare le vibrazioni, impedirà al trapano di venire a contatto con altro materiale che potrebbe danneggiare la fresa.

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Effettuando dei piccoli ma essenziali accorgimenti, si avrà realizzato un foro perfettamente circolare. Successivamente, è doveroso estrarre la fresa, per poi sistemare la piastrella in posa nel bagno o sul pavimento. È buona regola maneggiarla con molta cura, indipendentemente dal diametro del foro. È stata intaccata, anche se in minima parte, la qualità di resistenza e di durezza della piastrella, rendendola più fragile e delicata. A seconda della difficoltà e della resistenza della piastrella, la fresa tende a consumarsi, e l’utilizzo è destinato a due, o al massimo quattro fori. Per effettuare delle ulteriori forature, è necessario comprare un nuovo prodotto. In ogni caso, attenendosi ai vari passi di questa guida, si riuscirà ad ottenere dei fori perfettamente circolari su una piastrella. Qualora si dovesse presentare l’esigenza di effettuare altri fori perfettamente circolari e ravvicinati nella medesima piastrella, o di dimensioni consistenti (fino a 120 mm circa), il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un marmista. Questo professionista, tramite l’utilizzo di strumenti altamente qualificati, impedirà l’inevitabile rottura della piastrella. Ovviamente, per chi ha poca dimestichezza in questo genere di lavorazione, è buona regola chiedere l’intervento di un esperto del settore. In questo modo, sarà garantito un ottimo risultato, in totale sicurezza.

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7/7 Consigli

  • Importantissimo: la foratura deve essere praticata senza percussione.
  • Lavorate solo con trapani a batteria
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