Come riciclare i rocchetti di filo esauriti

1/6 – Introduzione

Se sapete come si usa l’ago ed il filo, ed ogni tanto eseguite dei lavori di cucito, periodicamente dovrete smaltire una grande quantità di rocchetti di plastica vuoti. Tuttavia, non a tutti gli appassionati dell’arte del cucito piace l’idea di buttare via del materiale potenzialmente riutilizzabile. Viene da chiedersi, pertanto, come è possibile riciclare le piccole bobine colorate. L’obiettivo di questa guida è quello di spiegarvi come riciclare i rocchetti di filo esauriti, rispondendo a tale domanda. Vi invitiamo, quindi, a proseguire nella lettura di questa breve ma esauriente guida, in cui verrà spiegato come trovare una soluzione decisamente originale per assegnare un nuovo compito ai vari rocchetti di filo esauriti.

2/6 Occorrente

  • Rocchetti colorati; penna; pinza fora-carta; sottile nastrino di seta in tinta; cartoncino bianco; foglietti di carta, rametti di foglioline

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In alcune occasioni, con una buona dose di creatività e di fantasia si riesce a conferire una nuova forma a delle idee estremamente graziose e spesso assolutamente introvabili nei negozi. Con buona frequenza, infatti, nelle abitazioni si possono trovare degli oggetti apparentemente inutili che in realtà si dimostrano essere perfetti per realizzare delle creazioni davvero uniche. Un’idea originale, a cui non tutti hanno pensato, è quella di conservare i semplici rocchetti di plastica vuoti per avere la possibilità di realizzare dei deliziosi segnaposto, in modo da rendere assolutamente speciale un pranzo oppure una cena. Queste piccole opere d’arte rappresentano, sicuramente, una gradita sorpresa per i propri ospiti. Stiamo parlando di un’idea che riscontrerà, certamente, un grande successo. Per prima cosa, è necessario controllare tutti quanti i rocchetti, in modo da accertarsi che la plastica non sia venata o scheggiata. In secondo luogo, in base al loro colore, è necessario recarsi in una merceria, per procedere all’acquisto di un sottile nastrino di seta (anche sintetica) in tinta. Per ottenere un buon lavoro, la nostra raccomandazione è quella di non sceglierlo più spesso di 0,5 centimetri.

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In cartoleria, invece, è necessario acquistare una pinza perforatrice, simile a quella che si utilizza per bucare i fogli, uno o più fogli di cartoncino bianco e della comune e sottile carta bianca per fotocopie. Questo genere di materiale, solitamente, si trova in tutte le case. Con il cartoncino è necessario ricavare dei rettangolini di circa 4 x 6 cm di dimensione, per poi effettuare un foro in un angolo superiore, in cui deve essere fatto passare il nastro. Successivamente, occorre legare il piccolo rettangolo ad un’estremità del rocchetto, tramite un fiocchetto. A questo punto, con la carta per fotocopie, occorre ricavare dei piccoli foglietti, avvalendosi dell’utilizzo di forbici ben affilate. È necessario non realizzarli eccessivamente grandi, in quanto in un secondo momento si dovranno arrotolare per farli entrare nella bobina. Tuttavia, è fondamentale lasciarli più lunghi rispetto a quest’ultima, facendo in modo che si vedano dall’esterno.

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A questo punto si può cominciare a realizzare una lista, appuntandosi il nominativo degli invitati che si è sicuri di avere a tavola, su un foglietto. Successivamente, si può cominciare a riportare il loro nome sui vari cartoncini. Vi consigliamo, inoltre, di scrivere una brevissima frase diversa su ogni foglietto, che può essere una dedica, una strofa di una poesia, un augurio e quant’altro. Di seguito, arrotolarlo ed inserirlo nel rocchetto, avvolgendo intorno a quest’ultimo un qualsiasi rametto di foglioline. Per fare un esempio, può essere utilizzata l’edera selvatica che si raccoglie lungo i muretti. In questa maniera, ogni ospite avrà un suo segnaposto davvero grazioso e sicuramente originale e personalizzato.

6/6 Consigli

  • Potete sostituire il cartoncino con la pergamena ma spenderete qualcosa in più.
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