Come riconoscere i principali tipi di legno

1/4 – Introduzione

Il legno è da sempre uno dei materiali più utilizzati dall’uomo: le sue profumate essenze, la robustezza, la facilità nella lavorazione e la possibilità di scegliere se utilizzare le colorazioni naturali del materiale o modificarle dipingendolo, sono alcune delle caratteristiche che ne hanno fatto una risorsa sfruttabile per molteplici esigenze. Il materiale oggetto della guida viene utilizzato dall’edilizia all’artigianato e perfino per costruire alcuni particolari destinati all’industria automobilistica ed aerospaziale. Lavorare il legno rappresenta un’esperienza piacevole, tuttavia bisogna conoscere strumenti e tecniche di lavorazione per poter scegliere come lavorare questo materiale in base al risultato che vogliamo ottenere. In questa guida ci occuperemo di come riconoscere i principali tipi di legno e li distingueremo in base ai tipi di utilizzo più comuni.

2/4 – Acero e legno di balsa

La natura offre tantissime specie arboree da cui provengono altrettante tipologie di legno: esiste ad esempio il legno di balsa, adatto per il modellismo; questa particolare specie di legname ha come caratteristiche principali ha quelle di essere molto leggero e di poter essere facilmente piegato. Il legno di balsa allo stato grezzo si presenta con una corteccia abbastanza liscia ma con alcune protuberanze di tipo lineare ed è caratterizzata da un colore grigiastro. Proseguendo la nostra rassegna troviamo l’acero: questo è un altro tipo di legno molto utilizzato per le peculiarità fisiche: si presenta come un materiale particolarmente duro e con venature chiare di tonalità variabile dal bianco al rossiccio a al giallastro; una volta levigato e lucidato, assume un aspetto liscio e setoso. Per quanto riguarda il riconoscimento dell’acero: si tratta di una pianta a foglie caduche che comprende più di 150 specie differenti sviluppatesi in Asia, Europa e Nord America; sono generalmente specie arbustive che possono raggiungere i 30 metri di altezza con foglie a 5 lobi ma che in base alle specie possono averne anche sette, nove o tre.

3/4 – Castagno e faggio

Il castagno ha caratteristiche simili a quelle dell’acero ma presenta delle venature decisamente più scure, generalmente tendenti al marrone-rossiccio ed è particolarmente adatto per l’edilizia abitativa: in questo settore viene spesso utilizzato soprattutto per il rinforzo dei solai. Il faggio invece, ha come caratteristica quella di avere delle venature dritte, poco porose e di tonalità giallastra o rossastra: quest’ultimo è un materiale che che consente di realizzare varie tipologie di manufatto: mobili, porte, divani e pavimentazioni (come ad esempio i listoni che compongono il parquet). Fino a questo punto della guida sono stati elencati dei legnami con buone caratteristiche meccaniche e con prezzi accessibili. Nell’ultimo capitolo tratteremo di legni di pregio, utilizzati quasi esclusivamente per la produzione di mobili.

4/4 – Legni pregiati

Il Noce fa parte della categoria dei legni pregiati ed è facilmente riconoscibile per le sue venature persistenti e a a carattere leggermente ondulato; è di colore è bruno, anche se a seconda delle zone di produzione, si possono trovare delle variazioni più chiare o più scure. Un altro legno pregiato, è il mogano: una tipologia di legname caratterizzato da una tessitura particolarmente stretta e da una struttura dura ma facilmente lavorabile, da cui si ricavano delle impiallacciature (ovvero delle piccole creazioni in legno utilizzate per finiture di mobili di lusso in stile tipicamente anglosassone); sempre quest’ultima tipologia viene utilizzata anche per la produzione di strumenti musicali. Il mogano è un albero che vive quasi esclusivamente in america ed appartiene al genere della Sweetenia.

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