Come riconoscere il diritto di un tessuto

1/5 – Introduzione

Non sempre è semplice riconoscere il diritto di alcuni tipi di tessuto, specialmente quando si è alle prime armi per la confezione di vestiti. È molto importante riconoscerlo, soprattutto al momento del taglio. Infatti per avere un buon risultato nella confezione di qualsiasi capo, è necessario che il tessuto sia tagliato sempre dalla stessa parte. Normalmente i tessuti vengono venduti piegati in doppio con il diritto all’interno, specialmente nei negozi di vendita di tessuti. Ma, nei vari mercati rionali si trovano spesso arrotolati o sistemati in bancarelle e quindi ci si può trovare nella difficoltà e nell’incertezza nello stabilire il diritto all’atto del taglio. Esistono però, dei metodi per facilitare questa operazione, basta seguire la guida.

2/5 Occorrente

  • vari tipi di tessuto

3/5 – Cos’è l’armatura

Premetto che i tessuti variano in base alla loro armatura, ossia al modo in cui i fili (di trama e di ordito) si intrecciano fra di loro. L’armatura determina anche il diritto e il rovescio. Ad esempio nella tela il filo di trama passa alternativamente sopra e sotto i fili di ordito per cui i tessuti di questo genere (cotone, lino, etc.) non hanno rovescio.
Tessuti come tweed, tartan o gabardine hanno un’armatura con intreccio obliquo e per questo motivo sono double-face, ossia non hanno diritto o rovescio. I tessuti ad armatura raso o satin (come ad esempio la seta) invece hanno una struttura più complessa: da una parte predominano i fili di trama e dall’altra i fili di ordito.

4/5 – Caratteristiche del diritto e del rovescio

Di solito la faccia più pregiata di un tessuto è quella del diritto, perché l’ordito è in genere più resistente e più regolare della trama. Il diritto viene anche chiamato pesante, perché per tessere col diritto sopra, i fili da alzare al passaggio di ogni trama sono molti rispetto a quelli da abbassare, e quindi il lavoro risulta appunto pesante e i disegni ben più delineati. Il rovescio, invece, viene chiamato leggero, perché per tessere col diritto sotto, i fili da alzare al passaggio di ogni trama sono pochi e il lavoro è leggero. Ciò non toglie che alle volte è proprio il rovescio ad essere considerato il lato dal quale confezionare i capi.

5/5 – Metodi per distinguerli

Ci sono alcuni modi per stabilire il diritto del tessuto senza sbagliare. Per esempio stendere la stoffa alla luce: se un tessuto è stampato si nota il maggior rilievo della lavorazione. Nei tessuti uniformi si deve evidenziare il lato con il colore più vivo, quello è il diritto. Per farlo basta piegarne un angolo sovrapponendo un pezzo di diritto al rovescio. Inoltre, guardando con attenzione sul rovescio si notano a volte piccole imperfezioni come nodi o fili irregolari. Se si tratta di tessuti a coste oblique, si riconosce il diritto del tessuto in quanto le coste corrono da sinistra verso destra e dal basso in alto. Un altro metodo è quello di osservare le cimose in cui sono presenti dei piccoli fori che penetrano di più dal rovescio e fuoriescono leggermente dal dritto lasciando sollevato il filo: li si percepisce chiaramente passandovi sopra un dito. In molti tessuti, a seconda delle fantasie e specie negli jacquard, il rovescio è molto più bello del diritto. Basta sempre ricordarsi la regola di tagliare sempre nello stesso verso.

Riproduzione riservata