Come riconoscere le caratteristiche del terreno e migliorarlo

  • 30 11 2016

1/6 – Introduzione

Chi possiede un piccolo o grande giardino sa bene quanto sia importante possedere le giuste conoscenze e competenze al fine di dare il giusto benessere alle piante che coltiva. L’elemento principale, senza il quale evidentemente le piante non potrebbero vivere in maniera ottimale, è il terreno sul quale esse sono state piantate. Lo scopo di questa guida verte proprio su questo aspetto fondamentale per chi possiede l’hobby e la passione del giardinaggio. Per cui vedremo in maniera chiara come poter riconoscere le caratteristiche del terreno e migliorarlo. Cosi da poter coltivare in tutta tranquillità le nostre piante, poiché arricchendo il terreno di sostanze nutritive garantiremo ai vegetali una certa vita florida.

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Il terreno è composto da tre strati: suolo, sottosuolo e roccia madre. Per capire quali sostanze sono contenute nel primo strato dobbiamo prenderne in mano una manciata e osservare da vicino. Se la manciata di terra che abbiamo preso in mano, scivola via in granelli, abbiamo davanti un terreno sabbioso. L’acqua e i fertilizzanti diluiti scorrono via facilmente e sotto il suolo si scalda rapidamente. Se il terreno è di aspetto chiaro, se sono presenti sassi e si sbriciola facilmente, allora il terreno sarà di tipo calcareo.

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Se quando è bagnato, si modella sotto la pressione delle dita e, quando è asciutto, è friabile e polveroso, allora possiamo stabilire che il terreno che abbiamo davanti è di tipo argilloso, detto anche terreno pesante. Questo tipo di terra, lascia passare poca acqua e poca aria.

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Se è scuro e spugnoso, piuttosto elastico sotto la pressione delle dita, si tratta di terreno torboso. Il terreno lo possiamo correggere, cioè migliorare. Dobbiamo provvedere ad arricchire il primo strato di sostanza organica che fornisce sostanze nutrienti alle piante e permette al terreno di ottenere in modo ottimale l’acqua di irrigazione.

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In base al tipo di terreno che abbiamo, possiamo fare dei trattamenti: per il terreno argilloso, dobbiamo provvedere in autunno, a frantumare le zolle e mettere dello stallatico. In primavera mettiamo della sabbia. Se il terreno è sabbioso, in autunno, spargiamo sulla superficie stallatico maturo, mentre in estate, copriamo la superficie con del materiale organico.

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Per il terreno calcareo incorporiamo del materiale organico per contrastare la tendenza a diventare asciutto. Mentre possiamo correggere il terreno torboso con della sostanza organica associata a sabbia per trasformarlo in terreno florido, prevalentemente acido. Vi auguro a questo punto della guida un sincero buon lavoro nel riconoscimento e miglioramento di un terreno.

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