Come rimuovere la sabbia in un pozzo trivellato

1/8 – Introduzione

Se il tuo pozzo inizia improvvisamente a pompare sabbia e sedimenti, ciò potrebbe indicare che il pozzo si sta riempiendo di sabbia o che la tua pompa si trova troppo in basso nel pozzo vicino al fondo del pozzo.
La maggior parte dei pozzi utilizza pompe sommerse che si trovano nell’acqua in un involucro.
In genere, la pompa del pozzo è impostata in modo che si trovi a un minimo di 10-20 piedi più in alto rispetto alla base del pozzo. Ma se la pompa è abbassata vicino alla base del pozzo, è possibile aspirare sabbia o sabbia e sedimenti.
Nei vecchi pozzi, il pozzo del pozzo può riempirsi di sabbia fine e limo così tanto che la pompa può iniziare ad aspirare la sabbia da questo accumulo. La pulizia di un pozzo trivellato dalla sabbia è uno dei problemi più ricorrenti per chi voglia garantire sempre una perfetta efficienza dello stesso. Si tratta di operazioni tecniche non sempre semplici da effettuare in quanto richiedono l’utilizzo di attrezzature e macchine specifiche per poter avere una certa efficacia. In questa guida ci occuperemo di mostrare al lettore come rimuovere la sabbia in un pozzo trivellato.

2/8 Occorrente

  • additivi
  • cilindro di metallo
  • guanti
  • mascherina
  • motopompa

3/8 – Eseguire il montaggio

La pulizia di un pozzo trivellato deve essere effettuata subito dopo la realizzazione al fine di portare via tutti i detriti e liberare il condotto consentendo un agevole passaggio dell’acqua. Questo primo intervento è essenziale prima di procedere al montaggio della pompa sommersa e dei tubi. In caso contrario i residui sabbiosi potrebbero ostruire le condutture e danneggiare il motore della pompa. Il secondo intervento di pulizia del pozzo va effettuato dopo uno o due anni dalla escavazione quando, a seguito della estrazione d’acqua, nello stesso si saranno accumulati una serie di detriti sabbiosi. All’inizio gli interventi di pulitura saranno più frequenti per consentire al pozzo di assestarsi. I successivi interventi, invece, si effettueranno dopo circa 6-10 anni a seconda dell’intensità di utilizzo del pozzo. Con tali accorgimenti sarà possibile non solo estrarre sempre acqua pulita ma anche garantire una perfetta efficienza dell’impianto idrico e della pompa.

4/8 – Eseguire la manutenzione

La pulitura di un pozzo trivellato, normalmente, viene affidata a ditte specializzate che sono dotate di specifiche apparecchiature in grado di rimuovere i detriti sabbiosi. La manutenzione inizia sempre con una indagine video condotta con l’utilizzo di piccole telecamere in grado di rilevare le condizioni complessive del pozzo. Quando il pozzo viene perforato, è rivestito con acciaio, ferro o plastica in PVC, chiamata involucro. L’involucro nel pozzo del pozzo viene installato dal perforatore del pozzo. L’involucro del pozzo è dotato di scanalature che consentono all’acqua di penetrare nel pozzo dalla falda circostante e allo stesso tempo tengono lontani sabbia e sabbia. Questo è chiamato lo schermo del pozzo.
La pompa del pozzo sommergibile è abbassata all’interno di questo involucro e nel tempo lo schermo del pozzo può degradarsi o corrosi, consentendo a limo e sabbia di entrare nel pozzo e pompare nel sistema idrico. Sulla base delle risultanze dell’esame si sceglierà poi il tipo di intervento di pulizia. Diverse sono le opzioni a disposizione come i lavaggi meccanici che prevedono l’uso di spazzole, sonde e pistoni; i lavaggi in pressione con aria, acqua o aria e acqua congiuntamente; i lavaggi chimici. Si sceglierà la soluzione più idonea a seconda del grado di depositi sabbiosi rilevati.

5/8 – Eseguire il lavaggio

Una delle soluzioni più efficaci adottate oggi è quella dell’ “Hidro Jetting”. Si tratta di un lavaggio molto accurato che avviene tramite getti d’acqua ad elevate pressioni. Ci si avvale di motopompe ad elevata capacità che sparando il liquido nelle condutture ad alta velocità permettono di scrostare i detriti sabbiosi più resistenti sedimentati nei tubi e nei filtri. Nei casi più difficili è possibile integrare l’uso dell’ “Hidro Jetting” con l’utilizzo di additivi chimici che svolgano la funzione di “sciogliere” le incrostazioni più persistenti. Altra tipologia di intervento è quella dell’ “Hydropropuls” che si basa sulla introduzione pulsata di acqua e gas all’interno dei tubi. In questo caso è necessario un generatore ad impulsi che, attraverso un sistema di valvole è capace di liberare, in pochi millisecondi, gas e acqua ad alta compressione che hanno un effetto disincrostante molto potente.

6/8 – Eseguire il reincamiciamento

Un’altra soluzione molto diffusa su come rimuovere la sabbia in un pozzo trivellato è quella del pistonaggio. Consiste in un cilindro munito di guarnizioni di plastica con un diametro di poco inferiore a quello del diametro del pozzo da pulire che viene calato all’interno del condotto. Grazie ad un sali scendi alternato si riproduce un movimento dell’acqua verso i filtri che rimuove la sabbia depositata. Una tecnica di nuovo concepimento è quella del reincamiciamento. Essa viene adottata nei casi di condutture particolarmente corrose dalla sabbia e dall’usura del tempo. In pratica si realizza un rivestimento ex novo delle condutture dei tubi, con sostituzione anche dei filtri, che restituisce la portata originaria dell’acqua. Chi possiede un pozzo trivellato farebbe bene a tenere periodicamente sotto controllo lo stato dello stesso monitorando la fuoriuscita e la pressione dell’acqua. Un’azione di pulitura tempestiva eviterebbe successivi e costosi interventi di pulizia e di ripristino del pozzo. In alcuni casi, la pompa del pozzo può essere troppo potente o forte per il pozzo e di conseguenza attira la sabbia dalla falda acquifera circostante. Questa sabbia può causare un rapido deterioramento delle valvole della pompa e causare un accumulo di sabbia sul fondo del pozzo che può portare alla sabbia nelle linee dell’acqua.
In ogni caso, un’improvvisa presenza di sabbia o graniglia non è un buon sintomo e la fonte o la causa dovrebbe essere ispezionata.

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8/8 Consigli

  • Si consiglia di monitorare costantemente la portata dell’acqua in uscita di un pozzo per programmare l’intervento di pulitura tempestivo
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