Come rinvasare un cactus

1/7 – Introduzione

I cactus, si sa, sono delle piante davvero molto ricercate e scenografiche. Molto spesso accade che li compriamo ancora piccoli, in vasetti di dimensioni minime e dopo qualche anno, nonostante la crescita non sia quasi mai eccessiva, siamo costretti a rinvasarli. Ma quasi tutti i cactus, essendo delle piante grasse, hanno delle spine che non permettono di avvicinarsi troppo e di toccarli tranquillamente. Molte specie, inoltre, possiedono degli aculei velenosi che, se si viene punti, possono causare serie irritazioni. Ecco perché non è sempre facile metterle in un vaso più capiente quando diventano più grandi e iniziano a stare strette in quello nel quale sono alloggiate. Vediamo dunque insieme come bisogna agire per rinvasare un cactus senza correre alcun pericolo e senza danneggiare la pianta.

2/7 Occorrente

  • un panno vecchio
  • guanti
  • spago
  • vaso nuovo
  • martello

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Prima di tutto procuriamoci tutti gli attrezzi che ci potranno essere utili per questa operazione e posizioniamoli nelle immediate vicinanze mentre effettuiamo il rinvaso, perché niente dovrà mancare in quel momento. Come prima cosa ora infiliamo dei guanti adatti, resistenti, per proteggere le mani dall’inevitabile contatto con le spine della pianta. A questo punto, se il vecchio vaso del cactus è di plastica, la soluzione ideale è quella di tagliarlo con un coltellino e tirarlo via. L’operazione è alquanto semplice e veloce. Diverso è il caso in cui il vaso è di terracotta. In questo caso, infatti, occorrerà servirsi del panno vecchio che dovrà essere stato già tagliato in modo tale da avere ottenuto un unico pezzo lungo e stretto, adatto alle dimensioni della pianta. Con questo panno dobbiamo fasciare per bene la base verde del cactus e fissare un lembo del panno con l’altro, sovrapponendoli.

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Con l’aiuto dello spago, a questo punto, dovremmo riuscire a legare il panno fermamente, intorno alla sua base, facendo in modo che non si possa muovere, ma senza stringere eccessivamente la pianta. In questo modo sarà sicuramente molto più semplice afferrare il cactus con una mano nel punto in cui è avvolta dal panno e con l’altra tenere fermo il vaso. Se durante l’operazione si rompe qualche pezzettino di radice, non preoccupatevi perché la pianta non ne soffrirà affatto. Nel frattempo, si può cominciare a preparare anche il vaso nuovo, mettendoci all’interno prima dei cocci o delle pietre e dell’argilla, mentre nello strato immediatamente superiore bisognerà spargere del terriccio o, meglio ancora, della terra mista a sabbia, in maniera tale da favorire il drenaggio ed evitare che la terra accumuli umidità, che sarebbe letale per la pianta.

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Nei casi in cui non riuscissimo a estrarre la pianta dal suo vecchio alloggio, perché l’impianto radicale si è espanso a tal punto da essersi incastrato nel vaso vecchio, sarà necessario romperlo con il martello, facendo molta attenzione a non rovinare le foglie del cactus o colpire le radici. Dopo avere tolto la pianta dal vaso vecchio, posizioniamola dunque in quello nuovo e, solamente dopo averla adagiata sullo strato di humus precedentemente preparato, procediamo con l’aggiungere del terriccio misto a sabbia fino a colmarlo del tutto. Ora pressiamo per bene con la mano la terra, in modo tale da rendere l’impianto bello solido e, per concludere l’operazione, possiamo tagliare lo spago e togliere il panno. Infine, innaffiamo leggermente, solo per rendere la terra un po’ più compatta e posizioniamo la pianta nello stesso punto in cui si trovava prima o, comunque, in un posto che sia sufficientemente illuminato. Come avrete notato, in pochissimi e semplici passaggi, siamo riusciti a travasare il nostro cactus senza pungerci e, soprattutto, senza danneggiare in alcun modo la pianta.

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7/7 Consigli

  • Posiziona il tuo cactus in una zona soleggiata del terrazzo o del giardino.

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