Come riparare un bracciolo di poltrona

1/9 – Introduzione

Se si possiede nella propria abitazione una sedia vecchia oppure uno scranno antico, potrebbe capitare di dover riparare un bracciolo claudicante o definitivamente rotto. Se siamo di fronte ad un mobile di un certo pregio, ci si può sempre rivolgersi ad un antiquario o richiedere i servigi di un restauratore. Invece, nel caso in cui la poltrona presenta una semplice valenza affettiva, è possibile portare il mobile da un falegname esperto oppure tentare di ovviare autonomamente al danno. In questa semplice ma esauriente guida vi spiegheremo come riparare, pertanto, un bracciolo di una poltrona.

2/9 Occorrente

  • Trapano, punta da trapano specifica per il legno, mastice per legno/colla da falegname, martello, prodotti pulenti, tondino in legno massiccio, seghetto da legno.
  • Per tappezzare: gommapiuma, colla da tappezziere, stoffa in tinta, pistola spara-punti, chiodini, forbici.

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Per prima cosa, è necessario andare a verificare le condizioni del bracciolo. Se questo tende ad oscillare lievemente, vuol dire che potrebbe essere sufficiente posizionare del nuovo mastice lungo la linea di giuntura con la seduta e lo schienale. Pertanto, occorre acquistare della colla specifica per il legno, sincerandosi che il colore che assumerà, una volta asciutta, coincida con quello del proprio mobile. Aiutandosi con il beccuccio o con la spatolina, è necessario dirigere il getto del mastice lungo le intercapedini. Inoltre, mantenere premuto il bracciolo per il tempo occorrente, affinché la colla faccia la giusta presa. Lasciare, quindi, asciugare in un luogo arieggiato per il tempo indicato sulla confezione, evitando ulteriori sollecitazioni al mobile.

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Nel caso in cui il danno al bracciolo è invece decisamente più esteso, è necessario innanzitutto sradicare il corrimano dal resto della struttura del mobile. Una volta che è stato opportunamente rimosso il bracciolo, occorre verificare la qualità dell’eventuale imbottitura applicata. Se questa appare rovinata, è possibile replicarla agevolmente, utilizzando degli strati di gomma piuma, della colla a caldo, una pistola spara-punti e della tappezzeria. Iniziare l’operazione, eliminando i vecchi chiodi ed il tessuto originario. A seguire, vi invitiamo a tenere in considerazione i consigli che vi stiamo per dare. Rimuovere qualsiasi residuo di una precedente imbottitura, fino ad arrivare alla struttura portante del bracciolo.

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A questo punto, deve essere sagomata la nuova imbottitura avvalendosi delle forbici. Quindi, avvolgerla fermamente lungo la struttura del poggiamano, tentanto di replicare la forma e le dimensioni dell’altro bracciolo. Mantenere l’imbottitura in posizione, utilizzando pochissima colla o la pistola spara-punti. È buona regola usare le vecchia tappezzeria come carta da modello per ritagliare, dal nuovo tessuto, uno scampolo di dimensioni adeguate. Successivamente, è necessario distribuire pochissima colla per posizionare la stoffa sull’imbottitura e per realizzare dei piccoli risvolti interni. Tramite la spara-punti, applicare la cucitura alla fodera. Inoltre, occorre verificare se è possibile usare i vecchi chiodini o sfruttarli per capire le dimensioni più adeguate ai nuovi tasselli.

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Nel caso in cui il bracciolo non presenta delle imbottiture ma è rotto in più parti, è necessario divellere entrambe le sezioni dalla seduta e dallo schienale. Quindi, pulire il bracciolo con un prodotto apposito e nettare la superficie di frazione. Successivamente, usare un mastice specifico per incollare tra di loro i due pezzi di bracciolo e ripristinare la funzionalità del corrimano. Una volta che verrà applicato il mastice, è fondamentale ricordarsi di fasciare la struttura con della stoffa o della gommapiuma, per poi posizionarla in una morsa. In questo modo, verrà garantita una saldatura uniforme, priva di bolle d’aria, mentre la stoffa proteggerà il proprio mobile dai segni della pressa.

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A questo punto, è necessario lasciare asciugare il tutto per almeno 24 ore, evitando di muovere il bracciolo. Nel frattempo, nettare la zona delle traverse (il perimetro di legno che circonda la seduta e lo schienale) con un prodotto specifico. Nel caso in cui i fori originali si presentano netti e assolutamente solidi, non si dovrà fare altro che reinserire il bracciolo una volta che si avrà verificata la perfetta adesione. Se, invece, quest’area è decisamente spanata, è necessario andare a ricavare una nuova superficie di incastro, utilizzando i fori già realizzati. In questa operazione, occorre tenere presente che i perni del bracciolo presentano una lunghezza prefissata e che non è possibile modificare la loro posizione.

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Il prossimo procedimento da mettere in pratica consiste nell’inserire una punta da legno nel trapano elettrico, per poi impiegare questo utensile per allargare i due fori preesistenti, realizzando altrettanti buchi. Questi ultimi devono essere 2-3 mm più larghi e più profondi rispetto alla cavità originaria. A seconda della conformazione del bracciolo, è possibile forare due volte la traversa laterale (in caso di un bracciolo con la forma ad U), oppure una volta la traversa laterale ed una volta quella schienale (se si dispone di un corrimano ad L). Prendere, a questo punto, il seghetto e ritagliare, da un tondino di legno massiccio, due sezioni che si incastrino perfettamente. Questo ritaglio deve essere effettuato sia per larghezza che per l’altezza, nei fori che sono stati già realizzati.

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Successivamente si deve applicare la colla apposita prima di inserirli nell’alloggiamento, per poi martellarli delicatamente in maniera tale che non sporgano dalla seduta. In seguito, lasciare seccare il mastice per almeno 24 ore. Quindi, utilizzare nuovamente il trapano, per scavare all’interno dei tondini in legno massiccio. La finalità di questa operazione è quella di ricreare i due fori precedentemente allargati, facendone coincidere il diametro e la profondità con i perni sporgenti del bracciolo. Per concludere, collocare il corrimano nella sua nuova collocazione, e quindi procedere all’assemblaggio definitivo, distribuendo la colla tra i tasselli e le cavità sulle traverse. Con le indicazioni che vi abbiamo fornito in questi passi della guida, siamo certi che riuscirete ad ottenere dei buonissimi risultati. Non ci rimane altro da fare che augurarvi buon lavoro di restaurazione.

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