Come scegliere tutori e sostegni per le piante

1/6 – Introduzione

Avere il pollice verde è una caratteristica che accomuna molte persone. Queste amano abbellire la propria casa, o comunque i propri spazi con belle piante o fiori. Per ottenere, però, effetti soddisfacenti è necessario curare nel modo corretto le proprie piante. Per farlo è necessario posizionarle correttamente correttamente. Non meno importante è l’innaffiatura. Tra le cose da tenere in considerazione vi sono anche i tutori e i sostegni. Come fare a scegliere questi componenti in modo corretto? Vediamolo nella presente guida.

2/6 – Cosa sono i tutori e i sostegni

I tutori e i sostegni vengono impiegati per sostenere le piante di tipo rampicante e di tipo ricadente. Nel primo filone rientra, ad esempio, il filodendro, nel secondo i potos. Il loro uso, inoltre, si può rendere quasi indispensabile per le piante i cui rami hanno una certa tendenza alla flessione, e quindi a ricadere, quali possono essere ad esempio i “ficus benjamina e elastica (quello in foto)”.
Il tutore più comune è quello in plastica, ricoperto di muschio tenuto unito da un filo di nylon. Quando lo si acquista è necessario bagnarlo. Quindi lasciatelo scolare prima del suo posizionamento nel terreno o in un altro tutore.

3/6 – Sistemate il tutore

Una volta sistemato al suo posto, basta legare i gambi della pianta al tutore per favorire l’adesione allo stesso da parte delle radici aeree. È importante che questa tipologia di tutore rimanga sempre umido. Spruzziamolo, quindi, di frequente con acqua.
Esistono anche sostegni (di bambù, malacca e altri materiali particolari) che possono servire per fare arrampicare la pianta. Bellissimi gli effetti ornamentali che vi si ottengono.

4/6 – Sistemate il sostegno

Per quanto riguarda, invece, la legatura di una pianta rampicante al suo sostegno, vediamo come procedere. Non si tratta assolutamente di un’operazione complicata. Si tratta di un’azione che va fatta facendo attenzione. Fatelo per evitare lo strozzamento della pianta a seguito della sua crescita. Durante questa fase, cerchiamo di formare una figura a “8” con il legaccio. Per disporre in maniera armoniosa i rampicanti sui tutori o sostegni è certamente bene intervenire per tempo. Pertanto cercate di intervenire abbastanza precocemente. Questo diventa, invece, alquanto impossibile dal momento in cui la pianta è più o meno adulta e quindi dotata di una sua conformazione ben precisa e definita.

5/6 – Sistemate il tutore di un albero

Il tutore però può anche servire ad un albero. Soprattutto nel caso in cui esso da piccolino abbia il tronco ricurvo verso un lato. Questo può accadere per vari fattori. Uno dei tanti può essere la pesantezza della chioma che pende da quel lato. Un altro potrebbe essere una conformazione casuale e naturale. Per questo l’albero ha bisogno di un tutore che ne corregga la posizione. Più grande sarà l’albero più difficile sarà farlo raddrizzare. Il tutore in questo caso può essere posizionato in più modi eccovi qui un elenco dei due principali. Il più semplice è quello di legarlo all’albero accanto alla curvatura del tronco. In questo caso l’albero incontrerà un opposizione quando cercherà di crescere verso quel lato. Il secondo metodo è quello di fare una specie di “gabbia” attorno all’albero con dei tutori i quali danno una sola possibilità all’albero di svilupparsi.

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