Come spianare un terreno

1/8 – Introduzione

Lo spianamento di un terreno è un’operazione dalla quale non si può prescindere nel momento in cui si decide di destinare a qualsivoglia uso una superficie. Spianare un terreno è infatti importante se si deve costruire un edificio specie se contornato da opere accessorie come strade o piazzali, ma diventa addirittura fondamentale se la destinazione d’uso è prettamente agricola visto il sempre più elevato apporto di macchinari necessari in questo settore. In riferimento a quanto sin qui premesso, ecco una guida con alcuni utili consigli su come spianare un terreno e sfruttarlo al meglio.

2/8 Occorrente

  • Attrezzi per il giardinaggio
  • Strumenti elettronici

3/8 – Utilizzare un decespugliatore

Generalmente un terreno da spianare è anche incolto e quindi presenta due ostacoli iniziali che devono essere superati prima di procedere allo spianamento vero e proprio: vegetazione e pietre. L’asportazione della vegetazione risulta agevole se si ha a che fare con erba ed in questo caso è richiesto l’utilizzo di un decespugliatore che è uno strumento relativamente economico e facile da maneggiare, mentre se la vegetazione è costituita da alberi e/o arbusti le operazioni di disboscamento possono risultare più lunghe e costose. In questi casi è conveniente procedere in due tempi ovvero, rimuovendo prima la parte aerea tramite l’utilizzo di una motosega e poi successivamente le ceppaie e le radici più grosse. Una volta completata anche questa fase del lavoro per portare a buon fine il tutto, il consiglio è di leggere quanto descritto nei passi successivi della presente guida.

4/8 – Usare macchinari per il movimento terra

Una volta eliminata la vegetazione bisogna procedere con l’eliminazione di pietre e detriti vari. È sempre importante eliminare le rocce grandi che possano essere d’ingombro o d’ostacolo, mentre la rimozione delle pietre di minori dimensioni dipende dalla destinazione d’uso. Infatti, qualora si decida di costruire sul terreno non sarà necessario prestare particolare attenzione alla rimozione di pietre di medie dimensioni, che invece dovranno essere rimosse se sarà utilizzato per attività agricole al fine di evitare il danneggiamento degli attrezzi. Lo spietramento può essere eseguito manualmente in appezzamenti di piuttosto piccoli con pietre non particolarmente grandi, altrimenti sarà necessario utilizzare macchinari per il movimento terra. Nei casi più estremi ad esempio con roccia affiorante, si può fare ricorso a frantoi mobili e macchinari in grado di frantumare la roccia in loco.

5/8 – Ottimizzare le pendenze del suolo

Una volta terminate le operazione preliminari bisogna iniziare quelle di spianamento che possono risultare parecchio costose, ed è quindi importante ridurre al minimo la movimentazione di terra e seguire quanto più possibile l’orografia del suolo a cominciare dall’ottimizzazione delle sue pendenze. Queste ultime è possibile ricavarle in modo preciso in una porzione di terreno compresa fra due curve di livello, semplicemente come rapporto tra la differenza fra la più alta e la più bassa, ed inoltre si dovrà movimentare la terra per arrivare ad un valore quanto più possibile vicino a quello della pendenza media. Per ottimizzarla, la suddetta operazione va ripetuta per tutti gli spazi compresi fra le curve di livello e soprattutto ogni qual volta vi siano grosse variazioni nella distanza fra le stesse.

6/8 – Procedere con la posa di un tappeto erboso

Dopo aver spianato un terreno ed eliminato cespugli, pietre e detriti vari e aver adottato le tecniche descritte nei passi precedenti della presente guida, se si intende rendere il suolo coltivabile oppure dotarlo di un verdeggiante prato verde all’inglese la soluzione c’è e si chiama manto erboso. Quest’ultimo è facilmente ottenibile ed in modo abbastanza rapido. Nello specifico si tratta di acquistarlo a rotoli e fissarlo poi al suolo spianato in precedenza. Per portare a buon fine l’operazione in primo luogo va irrigato il terreno in modo abbondante, mentre in secondo luogo man mano che si adagiano sulla sua superficie i vari rotoli di manto erboso bisogna compattarli bene nelle giunture con una vanga. Una volta completata l’intera area si attende che il tappeto aderisca al suolo (fin quando non crescono le radici), e poi si procede con la tipica operazione di tosatura che rende il contesto raffinato e di tipico stile anglosassone. Un tappeto erboso di questo tipo può tra l’altro ritornare utile anche per adagiarvi un classico gazebo o per creare un’area giochi per i bambini.

7/8 – Costruire un giardino roccioso

Un’alternativa al prato all’inglese descritto nel passo precedente della presente guida è la costruzione di un giardino roccioso. Nello specifico dopo aver spianato il terreno, si possono adagiare su tutto il perimetro dei sassi o dei mattoni in modo da creare una recinzione atta a contenerlo. Fato ciò, con delle pietre (sfruttando magari quelle asportare in precedenza) si realizza un sentiero tipico proprio dei giardini rocciosi, e se il suolo ha anche una buona pendenza si può anche ottimizzare l’estetica creando una cascata e una vasca di raccolta dell’acqua che tracima. Per questa operazione basta acquistare il kit per il riciclo continuo in un centro di acquariologia, mentre per l’arredo del nuovo contesto si può optare per la costruzione di panche in legno oltre che per delle recinzioni anch’esse di natura lignea.

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