Come sturare il lavandino

1/5 – Introduzione

Ad intasare lo scarico del lavandino possono essere: residui di cibo, pezzetti di verdure, grassi vari, capelli, cellule morte e tanto altro ancora. Prima di chiamare l’idraulico e spendere un sacco di soldi, possiamo provare noi stessi a sturare le tubature, con pochi semplici passi come potremo vedere in questa breve guida. Per prevenire antipatiche ostruzioni, possiamo versare di tanto in tanto nei nostri sanitari la bevanda gassata più amata di tutti i tempi. Provare per credere.

2/5 Occorrente

  • stura lavandino a ventosa
  • bicarbonato di sodio, sale e acqua bollente
  • sturanti chimici
  • guanti di gomma e occhiali

3/5 – La ventosa o il bicarbonato

A tutti noi sarà capitato più volte di trovarci di fronte al problema di sturare il lavandino della cucina, il lavabo del bagno oppure il bidet. Se siamo stati previdenti, avremo già in casa una ventosa stura tubature. Dopo avere spalmato un filo di vaselina attorno alla plastica che andrà ad aderire al lavandino (per evitare che passi aria) e con uno straccio aver chiuso i fori del troppo pieno, premiamo e tiriamo il manico ripetutamente, affinché il vuoto d’aria che si crea all’interno della tubatura permetta al blocco di muoversi. Questa operazione è la più pratica visto che possiamo effettuarla anche in presenza di acqua. Un altro valido aiuto ci arriva da bicarbonato di sodio e sale. Mettiamo nello scarico asciutto una generosa dose di bicarbonato, sale e versate l’acqua bollente con delicatezza (una pentola fatta riscaldare fino alla bollitura), e aspettare almeno due ore prima di utilizzare il lavello. Facciamo però attenzione agli schizzi bollenti che potrebbero ustionarci; meglio indossare pesanti guanti di gomma.

4/5 – Il sifone

Se la ventosa non ha risolto il problema, dobbiamo necessariamente pulire il sifone, che è quel pezzo ti tubo a U che si trova sotto al lavello. Per prima cosa mettiamo sotto al lavello un secchio abbastanza capiente da contenere tutta l’acqua che c’è nel lavandino, dopodiché svitiamo l’anello che fissa il tubo. Tiriamo leggermente verso il basso, lasciamo scendere tutta l’acqua nel secchio; a questo punto possiamo togliere manualmente l’ingorgo. Quando rimontiamo il tubo, ricordiamoci di controllare le guarnizioni che, nel caso dovessero risultare secche o rotte, andranno sostituite per evitare seccanti perdite.

5/5 – Lo sturante chimico

Purtroppo a volte nessuno di questi metodi ”naturali” è in grado di risolvere il problema. Sarà allora necessario acquistare in un negozio specializzato uno sturante chimico. Leggiamo attentamente l’etichetta, cerchiamo il prodotto specifico per il nostro problema (in presenza o in assenza di acqua) e durante l’uso proteggiamo occhi e mani. Questi prodotti infatti contengono soda caustica in varie concentrazioni e possono veramente essere dannosi alla nostra salute e alla natura.

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