Cura delle margherite: 5 errori comuni da evitare

1/7 – Introduzione

Le margherite sono un gruppo eterogeneo di fiori a forma di stella, che include i classici fiori bianchi, come la margherita oxeye annuale (Leucanthemum vulgare) e altri gruppi di fiori colorati e perenni, come la Susanna dagli occhi neri (Thunbergia alata)
e l’echinacea viola, che cresce da giugno a settembre. La margherita, è dotata di una setosa corolla di petali che circondano un fiore, che può crescere con successo anche in vaso per abbellire gli esterni delle abitazioni ed il suo periodo di fioritura è molto ampio: sboccia verso la fine di aprile/inizio maggio e resta solitamente in fiore sino all’inizio di ottobre. Per ottenere buoni risultati occorre però adottare qualche buon accorgimento, evitando di commettere alcuni sbagli. La maggior parte delle margherite sono abbastanza versatili e crescono in una vasta gamma di climi. Tuttavia, la cura generale tra varie specie margherita varia e quindi è molto facile confondersi e sbagliare. Vediamo allora quali sono i 5 errori più comuni da evitare nella cura delle margherite.

2/7 Occorrente

  • Luogo soleggiato, vaso con diametro non inferiore a 15/20 centimetri, annaffiature abbondanti

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Il primo errore da non commettere è quello di scegliere un punto scarsamente soleggiato: le margherite amano avere ogni giorno almeno 5-6 ore di sole, quindi non scegliete mai di collocarle in un luogo in ombra o scarsamente illuminato. Un secondo sbaglio da non fare è quello di adottare contenitori troppo piccoli: potete utilizzare dei vasi in terracotta o in plastica, l’importante è che abbiano un diametro non inferiore a 15/20 cm, altrimenti le radici di questo fiore potrebbero morire.

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Un terzo errore, specialmente nel periodo estivo e in punti molto soleggiati, è quello di bagnare le margherite in maniera scarsa: si tratta di piccole piante, ma sono elementi che richiedono molta acqua, sopratutto nel mese di luglio e agosto. Il quarto sbaglio da non fare è quello di effettuare le annaffiature a metà mattinata oppure nel pomeriggio: vanno fatte nelle ore di prima mattina o dopo il tramonto, per escludere la possibilità di procurare un pericoloso shock termico al fiore.

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Infine, ecco il quinto errore da non commettere: nonostante la margherita sia una pianticella piuttosto resistente, se vivete in zone eccessivamente fredde evitate di coltivarla sul balcone, poiché se il termometro dovesse scendere sotto lo zero, questo fiore potrebbe morire. In aree caratterizzate da clima molto rigido è bene collocare i vasi in casa, sistemandoli sempre in un punto ben soleggiato.

6/7 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=k-mU4KzIjRE

7/7 Consigli

  • Occorre bagnare abbondantemente le margherite almeno una volta al giorno, ma nei mesi molto caldi è bene ripetere l’operazione una seconda volta.
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