I 5 errori da evitare nell’utilizzo del trapano

1/6 – Introduzione

Quando utilizziamo un trapano per praticare dei fori, su legno o ferro, ci sono alcuni errori che vanno assolutamente evitati, poiché potrebbero causare danni all’alimentazione e nel contempo impedirci di completare il lavoro. Nei passi successivi di questa lista, ecco quali sono i 5 errori da evitare nell’utilizzo del trapano.

2/6 – Lasciare il mandrino troppo lento

Quando all’interno del mandrino inseriamo la punta per praticare il foro, occorre stringerla accuratamente poiché durante la fase di perforazione, in concomitanza con l’elevato numero di giri del motore, la punta potrebbe fuoriuscire e volare pericolosamente fino a farci male. In genere i mandrini sono di due tipi: autobloccanti o dotati di un’apposita chiave. Nel primo caso, con una mano si tiene ferma la parte esterna del mandrino e con l’altra si avvita la punta, fino a bloccarla del tutto. La chiave è invece più pratica, poiché consente di inserire correttamente la punta, senza particolari sforzi.

3/6 – Usare oli lubrificanti sulla punta del trapano

Quando ci apprestiamo a praticare un foro, non bisogna mai bagnare la punta nell’olio, poiché potrebbe farla slittare, e quindi vanificare il tentativo di forare la superficie interessata. Al massimo, conviene periodicamente bagnarla in una tazzina con acqua per farla raffreddare, ed evitare che il surriscaldamento generi del fumo che potrebbe stemperarla, facendogli perdere il taglio vivo che si trova lungo la parte elicoidale.

4/6 – Far slittare il trapano

Se dobbiamo praticare un foro perfettamente circolare, per evitare che il trapano possa slittare (specie se si tratta di superfici in ferro), conviene fare un accenno del foro da praticare, e per questa operazione, utilizziamo un punteruolo e un martello. In tal caso basta appoggiare il trapano in perpendicolare alla superficie da forare, e iniziare a far partire il motore, meglio se a sua volta dotato di un regolatore di velocità incorporato o di un reostato supplementare. In tal modo si evitano attriti generati dall’eccessiva velocità, e dalla durezza del materiali da perforare.

5/6 – Trapanare in caso di fumo sulla punta

Se stiamo praticando un foro su una superficie in ferro, e vediamo che ad un certo punto si crea del fumo, bisogna immediatamente fermarci e controllare che la punta sia ancora in grado di forare. In caso negativo, conviene cambiarla con una più tagliente, per evitare che la parte motrice del trapano vada sotto sforzo, e con il rischio che si possa bruciare la bobina posizionata nel suo interno. Il consiglio è tuttavia di usare una punta specifica per ogni materiale da forare, quindi adatta per legno, ferro, piastrelle e marmi. In quest’ultimo caso, ci sono delle apposite punte con l’estremità a lancia e chiamate di acciaio vidio.

6/6 – Forare sulle superfici bagnate

Se il trapano lo utilizziamo per forare delle superfici abbastanza dure, l’uso dell’acqua va limitato solo alla punta per farla raffreddare, e ciò è importante per motivi di sicurezza, poiché potrebbe verificarsi un corto circuito, e nel contempo l’acqua schizzando, entrare nel trapano, facendolo smettere di funzionare.

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