Prato: malattie e cure

1/5 – Introduzione

Il prato è una superficie verde che richiede una cura ed un’attenzione tante assidue, quanto quelle dedicate alla coltivazione di una pianta o di un fiore. È fondamentale combattere sia la siccità (irrigando ogni qualvolta il terreno lo richiede) che l’eccessiva piovosità; sia togliere le erbacce infestanti o il muschio. Generalmente esistono vari tipi di prato: il prato produttivo che ha erbe a foglie grandi e larghe; il prato adibito a campi di gioco e il prato decorativo, il quale è costituito soltanto da erbe pregiate, con foglie sottili e compatte. Per mantenere un bell’aspetto, necessariamente il prato deve essere costantemente sfalciato, ripulito, aerato e soprattutto controllato contro le malattie parassitarie o crittogamiche, causate da funghi. Inoltre è bene sapere che per rasare l’erba occorre indossare calzature di una certa robustezza, pantaloni lunghi, guanti e visiera protettiva. Un abbigliamento che oltre a salvaguardarci può facilitarci il lavoro. Vediamo insieme quali sono le cure per mantenere rigoglioso il nostro prato e le malattie a cui va incontro.

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Le principali malattie del manto erboso sono tutte di origine fungina. La più frequente è il cosiddetto marciume rosa ed è tipico del periodo invernale. Si sviluppa grazie ad un alto tasso di umidità in terreni ricchi di azoto e, se il prato resta a lungo coperto dalla neve questa malattia fungina si propaga a macchia d’olio. Un’altra infestazione molto ricorrente è la macchia bruna. Il suo sviluppo è favorito da climi caldi e umidi e si presenta sotto forma di chiazze scure che aumentano sia in numero che in dimensioni se non vengono adottati tempestivamente tutti i provvedimenti del caso. Il marciume fogliare invece interessa in maniera particolare i prati molto giovani e distrugge in profondità le radici dell’erba.

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Per curare un prato infestato da malattie fungine non c’è altra soluzione se non quella di rasare il manto erboso e cospargerlo con sostanze anti fungine a largo spettro. È preferibile non concimarlo subito dopo, per evitare di aumentare la presenza d’azoto atta ad incrementare lo sviluppo di alcune tipologie di malattie. Meglio aspettare almeno tre o quattro mesi prima di nutrire il terreno con composti granulari a lento assorbimento. Invece per scongiurare la comparsa di tali patologie è bene irrorare tutto il prato a fine inverno con specifici prodotti atti a disinfettare il terreno nel migliore dei modi solo dopo aver rasato al massimo l’erba.

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Il prato può subire ingenti danni anche a causa di insidiosi parassiti come gli eleteridi, la tipola e la nottua che si cibano esclusivamente di erba fresca. Ci si accorge della loro presenza osservando l’aspetto del prato che in alcuni punti apparirà appassito, sciupato e guardandolo da vicino ci si renderà conto che le fogliette saranno state mangiucchiate. Per risolvere questa problematica bisogna ricorrere ad un apposito antiparassitario venduto comunemente nelle agrarie ben fornite. Prima si rasa il prato a fondo poi si irrora con queste sostanze e per una giornata intera è meglio non calpestarlo.

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