5 consigli per la cura del prato in primavera

1/6 – Introduzione

L’inverno sembra non abbandonare la sua stretta morsa, ma in molti si è già proiettati verso l’arrivo della tanto attesa primavera. I colori, i profumi, i germogli che spuntano delle piante che abbiamo cercato di preservare dal freddo, la voglia di comprare nuovi vasi, fiori freschi e dedicarsi alla cura di tutto ciò che adorna la nostra casa. Il prato infatti spesso viene tralasciato, tanto si pensa che basta occuparsi del taglio quando l’erba comincerà a spuntare e ad essere troppo alta per rimanere solo un piacevole contorno alla nostra abitazione. Quindi perché non pensare alprato di casa propria come ad un vezzo? Ecco qui 5 piccoli consigli su come prendersi cura del verde di casa vostra ed ottenere un risultato impeccabile ai vostri occhi e perché no, anche a quelli dei vostri vicini!

2/6 – Taglio

Per ottenere un ottimo prato bisogna darsi delle scadenze di taglio che non siano troppo distanti tra loro perché questo comporterebbe un’eccessiva crescita e un ispessimento degli steli. Altro passaggio importante è lo stile del taglio. Cambiare schema ogni volta e intrecciando i percorsi con il tagliaerba non porterebbe gli steli ad allungarsi sempre nella stessa direzione. Il primo taglio potrebbe risultare quello più complicato, perché il terreno potrebbe presentare delle falle, ma se si tiene l’altezza dello stelo su una misurazione di 1 cm, le differenze alla vista saranno davvero irrisorie.

3/6 – Nutrimento

La concimazione del terreno è un passaggio fondamentale che permette di nutrire le radici che dopo il periodo invernale e il taglio hanno perso forza. Così ad inizio primavera e poi una volta al mese per tutto il periodo estivo, è bene apporre sul terreno dei prodotti specifici che si trovano facilmente in commercio, ben forniti di informazioni su modo di posizionamento. State attenti quindi a non abusare di questi nutrienti, perché sono solo degli aiuti, non devono passare per costrittori di crescita, il terreno ha un iter di fertilizzazione autonomo.

4/6 – Irrigazione

Bagnare il prato è un compito odierno se si tratta di erba appena seminata, in modo che i germogli attecchiscano al terreno, il quale non deve assolutamente diventare arido altrimenti la semina verrebbe persa e non si otterrebbero i risultati voluti. I getti devono essere regolari e non diretti al terreno, perché si potrebbero creare delle buche e i semi rinverrebbero in superficie. Per quanto riguarda i prati già evoluti, l’irrigazione deve essere regolare, saranno gli steli con la loro tonalità di verde e bellezza delle punte, ad avvertirvi sul grado di umidità presente nel terreno. Naturalmente tutto questo è collegato alla stagione e alla zona in cui è posizionato il prato.

5/6 – Pulizia periodica

Per avere un prato rigoglioso è opportuno verificare periodicamente la presenza di sporcizia varia o erbacce. Queste ultime si possono classificare in due categorie: piccole e dalle radici più dure. Le erbacce di piccole dimensioni possono essere estirpate facilmente a mano con l’utilizzo di uno scarificatore. Nel caso delle seconde, serve un sarchiatore per radici. Arrivare abbastanza in profondità per togliere quelle radici più dure può portare ad un ottimo risultato, se invece vedrete che impiegando questi piccoli utensili da giardinaggio non ci saranno migliorie, dovrete apporre del diserbante.

6/6 – Terreno

È la composizione del terreno che sta all’apice del successo per un ottimo prato. Nel caso vi accorgiate di zone in cui l’erba non cresce omogenea o ci siano delle zone con steli giallognoli o addirittura secchi, è perché la terra non ha una composizione ottimale e ha bisogno di essere dissodata. Basterà usare un piccolo forcone da giardinaggio in modo che bucando il terreno l’umidità penetri in profondità e nutra le radici che altrimenti resterebbero aride e porterebbero poi i problemi visibili in superficie.

Riproduzione riservata