5 consigli per non far morire le piante durante le vacanze

1/6 – Introduzione

Le piante fanno parte della nostra vita e pur se dedichiamo ad esse tutte le nostre attenzioni, arriva un momento in cui decidiamo di fare una vacanza ed entriamo nel panico al pensiero: “come faccio con le mie piante?”. Alcuni avranno la fortuna di avere una persona di fiducia che si prenderà cura del proprio “angolo verde”.
Se però non avete una persona fidata alla quale lasciarle, non scegliete una persona a caso: se non siete sicuri della cura e delle attenzioni che questa persona darà alle vostre piante… Lasciate perdere e affidatevi agli accorgimenti di seguito elencati
Con questa articolo vediamo di illustrare 5 consigli per non far morire le piante durante le vacanze.

2/6 – Annaffiatura preventiva

Se avete in programma una vacanza di pochi giorni, allora vi basterà semplicemente annaffiarle molto bene prima di partire. Dopo aver dato alle vostre piante una prima dose di acqua, aspettate qualche ora in modo da permettere al terreno di assorbire la prima parte e poi ripetete l’operazione. Per le piante del giardino potete provare invece con la pacciamatura: una tecnica che consiste nel ricoprire il terreno con uno strato di materiale che rallenta l’evaporazione dell’acqua mantenendo umido il terreno e favorendo il benessere delle piante. Vi basterà ricoprire il terreno con erba, foglie, paglia o ghiaie: proteggerete le piante e allo stesso tempo darete al giardino un tocco di colore in più.

3/6 – Stratagemma della bottiglia

Se invece la vostra vacanza supera i dieci giorni allora è il caso di organizzarsi al meglio sia nel caso delle piante in vaso che di quelle del giardino. Innanzitutto dovete assicurare alle vostre piante un’abbondante riserva d’acqua. Conoscete l’antico stratagemma della bottiglia? Riempite una bottiglia di plastica piena di acqua e aiutandovi con la punta di uno spillo scaldato con un accendino, praticate dei buchi sul tappo e poi posizionatela nel terriccio a testa in giù. In questo modo la bottiglia rilascerà l’acqua a poco a poco permettendo alla pianta di mantenere la giusta idratazione.

4/6 – Luce

Non fare buio ma lasciare le persiane o le veneziane aperte in modo che la stanza sia illuminata. Le piante che solitamente teniamo in una posizione soleggiata o che durante l’arco della giornata sono al sole spostiamole in modo che questo non avvenga così ridurremmo la traspirazione e quindi il consumo d’acqua.
Le piante sul balcone vanno invece addossate l’una all’altra, possibilmente nel punto più in ombra. In tal modo piante alte e basse si aiuteranno a vicenda. Quelle di dimensioni maggiori proietteranno la loro ombra su quelle più piccole, mentre queste ultime proteggeranno il terreno delle prime preservandone l’umidità.

5/6 – Bacinelle colme d’acqua

Per assicurare alle piante un clima sufficientemente umido, è bene lasciare delle bacinelle piene d’acqua nelle zone a loro più prossime. L’aria umida tenderà così ad evitare un’eccessiva traspirazione e, di conseguenza, il consumo di acqua di irrigazione.

6/6 – Vasi autoinnaffianti e sistemi d’irrigazione

Ci sono poi i vasi autoannaffianti, che dispongono di un’intercapedine per la riserva d’acqua, che viene rilasciata gradualmente per mezzo di stoppini o particolari membrane. In tal caso è però necessario travasare tutte le piante i giorni precedenti alla partenza.
C’è poi l’acqua gel, composta da fibre naturali (cellulosa) e acqua demineralizzata, che si presenta in flaconcini da inserire nel terreno esattamente come nel metodo della bottiglia rovesciata. Infine, con qualche soldo in più, si possono studiare degli appositi sistemi di irrigazione a goccia, muniti di un programmatore in grado di stabilire in modo personalizzato la quantità esatta e la frequenza delle irrigazioni giornaliere.

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