5 modi per utilizzare l’argilla espansa in giardino

1/6 – Introduzione

L’argilla è un materiale naturale a grana finissima con un forte potere impermeabilizzante; l’argilla espansa si ottiene cuocendo ad alte temperature alcune porzioni di argilla: quest’ultimo è un materiale largamente impiegato nell’edilizia e nel giardinaggio per modificare le condizioni di drenaggio di una determinata porzione di terreno. L’argilla espansa può essere utilizzata sia come materiale drenante, sia come materiale impermeabilizzante. Generalmente la si trova sotto forma di piccoli sassolini con conformazione irregolare: essi vengono prodotti cuocendo varie tipologie di argilla in forno ad altissima temperatura. Vedremo in questa lista cinque modi per utilizzare l’argilla espansa in giardino.

2/6 – Riempimento del fondo dei vasi

Probabilmente l’utilizzo più frequente dell’argilla espansa è quello di riempimento per i fondi dei vasi in cui verranno inserite varietà di piante che hanno necessità di vivere in terreni con umidità costante: il materiale argilloso avrà la funzione di evacuare l’acqua in eccesso, in caso di irrigazione abbondante e di trattenere piccole quantità di acqua (all’interno della propria porosità), per poi cederla alle piante nel momento in cui il terreno presenterà scarsa umidità.

3/6 – Pacciamatura

La pacciamatura non è altro che la copertura di un terreno, o di una porzione di terreno, con argilla espansa. Questa tipologia di intervento, serve a protegge le piante dalle intemperie e si effettua nella stagione invernale: sfruttando le proprietà dell’argilla si isolano le radici dei vegetali dall’ambiente sovrastante, permettendo a queste ultime di mantenere una corretta temperatura e di non congelare. Un altro effetto della pacciamatura è quello di non permettere ad erbacce o altre specie infestanti di insediarsi nel terreno e di togliere nutrienti alle altre colture.

4/6 – Miscelazione con terreno organico

Un’altro modo con cui è possibile sfruttare le proprietà dell’argilla espansa è quello di mescolarla all’interno di vasi insieme al terriccio organico: in base alle proporzioni che utilizzeremo tra questi due componenti, otterremo un determinato alleggerimento del composto (ottenuto in quanto il peso specifico dell’argilla espansa è fortemente inferiore rispetto a quello del terriccio organico) ed una maggiore circolazione di aria all’interno del vaso. Quest’ultima caratteristica favorirà la crescita e la respirazione delle radici.

5/6 – Composizione dello strato di chiusura dei vasi

È possibile utilizzare l’argilla come strato di chiusura dei vasi per i periodi estivi, in quanto la porosità intrinseca del materiale è in grado di trattenere l’umidità. Nei suddetti periodi, è possibile con questa tecnica, ridurre la perdita di acqua causata dall’evaporazione e allo stesso tempo, proteggere le piante dalla forte insolazione, in quanto l’argilla assorbe parte della radiazione ultravioletta, che avrebbe colpito le colture.

6/6 – Riempimento dei sottovasi

L’argilla espansa, è in grado di trattenere l’acqua che si deposita nel sottovaso e rallentarne l’evaporazione: riempire il sottovaso di questa sostanza argillosa darà modo alla pianta di poter disporre di una scorta di acqua anche dopo parecchio tempo dall’ultima innaffiatura.

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