Calcestruzzo stampato: pro e contro

1/8 – Introduzione

Il calcestruzzo stampato al giorno d’oggi è sempre più apprezzato ed usato per installazioni esterne, e ciò è dovuto ad una serie di ragioni. Nello specifico si tratta di un pavimento di cemento sul quale è possibile stampare il disegno o la trama preferita prima che asciughi. Senza alcun ombra di dubbio è un modo davvero originale per aggiungere bellezza, decorazione e valore ai vostri spazi esterni. Naturalmente la scelta della finitura giusta richiede però alcune valutazioni preliminari, poiché ci sono dei pro e contro che vale la pena approfondire. In riferimento a questi ultimi, ecco una guida dettagliata.

2/8 Occorrente

  • Sigillante
  • Liquido antiscivolo

3/8 – E’ adattabile a qualsiasi superficie

Per iniziare la nostra guida sui pro e contro del calcestruzzo stampato, partiamo subito dai primi. In questo caso va detto che l’impiego porta con se una serie di facilitazioni nella posa in opera rispetto alla tradizionale pavimentazione per esterni. Presentandosi liquido nella prima fase, consente infatti di adattarsi facilmente alla superficie esistente anche se non è stata preventivamente spianata. La sua versatilità è tale da riuscire a fornire praticamente qualsiasi aspetto desiderato alla nuova pavimentazione. È possibile infatti selezionare determinati colori, stili o modelli che si adattino alle proprie esigenze. Il calcestruzzo stampato inoltre può essere anche creato in una maniera tale da farlo assomigliare ad altri elementi, come ad esempio l’ardesia o a blocchi di pietra naturale.

4/8 – E’ necessario usare un calcestruzzo di qualità

Volendo analizzare adesso uno dei contro che riguarda la posa del calcestruzzo stampato, in questo caso vale la pena sapere che se in futuro si desiderano apportare delle modifiche o dovesse rivelarsi necessario riparare una porzione di calcestruzzo, ne rimarranno sempre dei segni visibili. Scegliere la migliore qualità del materiale, è dunque fondamentale per non incorrere nei suddetti inconvenienti strutturali post posa. Infatti non accade come per una classica pavimentazione, per la quale è sufficiente avere a disposizione qualche mattonella in più, la si sostituisce ed il tutto torna esattamente come prima. Se dovessero essere visibili delle fessure magari a causa dell’insufficiente protezione dagli agenti esterni, in questo caso bisogna intervenire in maniera invasiva e, l’intervento potrebbe risultare poco economico. In tal senso è meglio spendere di più all’atto della realizzazione, in maniera da ottenere un prodotto maggiormente performante che non si rovini.

5/8 – E’ ideale per non far crescere le erbe infestanti

In questo terzo passo della nostra guida sui pro e contro del calcestruzzo stampato parliamo ancora una volta dei primi spiegando quanto segue. Il calcestruzzo stampato può indubbiamente aumentare il valore estetico di qualsiasi edificio, soprattutto se è ben mantenuto. Grazie al suo impiego, sarà di gran lunga minore la probabilità che possano crescere delle erbacce o altre specie di piante infestanti. La superficie finita del calcestruzzo infatti, non consentirà loro di germogliare, a differenza di quanto potrebbe invece accadere con i classici blocchi di pietra. Posare oggi una pavimentazione in calcestruzzo stampato, è un processo che richiede l’utilizzo di attrezzature particolari, anche per stampare il modello desiderato sulla superficie di cemento prima che essa si asciughi. In riferimento a ciò, ecco alcuni utili suggerimenti che potrete leggere nel passo conclusivo della guida.

6/8 – E’ importante applicare un sigillante

In riferimento a quanto accennato nel passo precedente della guida, le finiture da seguire sono essenziali dopo la posa di un pavimento in calcestruzzo. Infatti, se si trascura questa fase ultima di lavorazione, maggiore sarà la probabilità che si formino crepe e erbacce in esse. In tal caso conviene applicare un sigillante di tipo epossidico. In tal senso vale la pena sottolineare che in commercio ci sono delle resine davvero ideali sia per raggiungere il suddetto scopo che per impermeabilizzare il sottosuolo. Infatti, una volta applicate evitano che l’acqua piovana o quella accumulata dalle innaffiature di piante in vasi e in aiuole, possa arrecare danni strutturali al pavimento in calcestruzzo stampato, costringendoci poi ad intervenire con un ulteriore sovraccarico di lavoro e con un esborso economico sostanzioso.

7/8 Guarda il video

8/8 Consigli

  • Almeno ogni due anni dovrà essere applicato un sigillante

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