Come calibrare una sonda di temperatura

1/4 – Introduzione

Quando si parla di sonda di temperatura si fa riferimento ad un accessorio che rientra nell’ambito delle caldaie. Il funzionamento regolare della caldaia, ossia la sua capacità di fornire acqua calda e alimentazione continuata ai riscaldamenti, è assicurato proprio dalle sonde. Solo quando queste ultime sono regolate perfettamente la caldaia svolgerà appieno i compiti per i quali è stata acquistata. Nella presente guida, a tal proposito, verrà indicato come calibrare una sonda di temperatura.

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Innanzitutto è opportuno indicare che la temperatura dell’acqua all’interno della caldaia deve mantenersi entro determinati valori evitando, soprattutto, che all’interno dello scambiatore di valore la temperatura oltrepassi una soglia. Per tale motivo la scheda elettrica che gestisce la caldaia è collegata a più sonde di temperatura, che prendono il nome di sonde ntc. Tenendo costantemente sotto controllo la temperatura verranno evitati i blocchi di sicurezza, comandati direttamente dalla scheda per evitare malfunzionamenti o guasti alla caldaia stessa.

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Per calibrare la sonda esterna si può scegliere di avvalersi di un tecnico che, grazie alla sua esperienza, sarà in grado di individuare immediatamente la regolazione da apportare alla sonda, oppure procedere senza aiuti esterni. In quest’ultimo caso sarà necessario fare diversi tentativi, cercando di scegliere la curva climatica che più si adatta alle proprie esigenze. Le curve sono già preimpostate all’interno del pannello di controllo della casa produttrice della caldaia (ogni caldaia prevede diverse curve climatiche) e possono essere visualizzate sul pannello. In pratica ognuna di queste curve, in base alla temperatura esterna all’abitazione, prevede una temperatura di mandata e i relativi gradi di uscita dall’impianto di riscaldamento. Scegliere una configurazione e testare per un paio di giorni il grado di calore nei diversi ambienti quindi, nel caso non si sia soddisfatti di quanto ottenuto, calibrare nuovamente la sonda ricorrendo ad un altro tentativo.

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Chi possiede una caldaia di condensazione, dotata di sonde esterne, ha l’opportunità di calibrare queste ultime in base alle differenti condizioni climatiche. In determinate condizioni, ad esempio quando la temperatura all’esterno dell’abitazione è molto rigida, può risultare molto utile alzare la temperatura dell’acqua di mandata (ossia dell’acqua che circola all’interno della caldaia) per garantire il raggiungimento di una temperatura confortevole all’interno dell’abitazione. Al contrario, in caso di bel tempo, si può procedere nel senso opposto, abbassando la temperatura di mandata. Queste operazioni permetteranno anche di ottenere un risparmio energetico tra il 5 e il 20%.

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