Come coltivare il tulasi

1/5 – Introduzione

Per chi non conoscesse il tulasi, sappi che si tratta di una pianta erbacea annuale, diffusa soprattutto in India dove viene coltivato e utilizzato per tantissimi fini terapeutici. Noto anche come basilico sacro indiano, il tulasi si presenta come una pianta dalle foglie verdi, talvolta tendente al viola, simile alla nostra pianta di basilico. Ne esistono diverse varietà e tutte hanno proprietà benefiche per il nostro organismo, per esempio è un ottimo calmante e antiinfiammatorio, inoltre svolge funzione benefiche sull’apparato digerente. Se volete coltivarlo in casa e beneficiare delle sue proprietà, sappiate che potete farlo tranquillamente, trattandosi di una pianta che si adatta molto facilmente. Vediamo insieme come coltivare il tulasi.

2/5 Occorrente

  • Semi di Talusi, vaschette per sementi, vasi

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Per coltivare il tulasi esistono modi diversi. Se hai la fortuna di avere un giardino, può seminarlo direttamente lì, mentre se hai un balcone non ti resta che optare per un vaso. L’ideale sarebbe comunque piantare i semi delle piccole vaschette dove avverrà la germinazione e dove nasceranno le piantine che poi andrete a trapiantare in un altro luogo. Ricordate però che il basilico indiano ha bisogno di temperature elevate e quindi dovete scegliere un posto ben caldo, evitando luoghi freddi e ombrosi. I semi si piantano in tarda primavera e se invece decidi di piantarli in inverno, tieni il contenitore sotto una lampada o in serra mentre se è la stagione giusta per poterli piantare, metti i contenitori davanti una finestra molto assolata.

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Vedrai spuntare le piantine nelle prime sei settimane e, quando andrai a travasarle in vaso o nel terriccio, attento a farle avere un buon drenaggio ma mai un ristagno sulle radici. Cresce abbastanza in fretta e quando noterai che alla punta le foglie sono attaccate in sei parti, spunta delicatamente la pianta che in questo modo crescerà rigogliosa. Alla stessa maniera fai con i fiori che dovrebbero essere rimossi già da boccioli.

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Attento a come la annaffierai perché se è vero che non deve avere ristagno d’acqua, è anche vero che le foglie devono essere sempre irrorate quindi con un vaporizzatore bagnale nelle ore meno assolate della giornata. Abbi cura di levare le foglie secche ed avvizzite che si formano sul gambo. Non lasciare mai che tutta la pianta fiorisca ma solo una parte di essa che taglierai e farai seccare per ottenere dei semi per la prossima semina. Prima che la pianta secchi durante l’inverno, taglia le sue foglie e dopo averle fatte essiccare, chiudile in un barattolo di vetro, saranno ottime per preparare il tè e gli oli essenziali.

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