Come coltivare la palma reale

1/6 – Introduzione

Le palme reali sono piante sempreverdi, caratterizzate da fronde lunghe ed arcuate e dotate di un fusto mediamente eretto. Il colore del fogliame anche durante l’ inverno è verde. La palma reale può crescere tanto da raggiungere i 7,5 m di altezza. Con questa guida impareremo insieme come coltivare questa pianta.

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La palma reale si semina tra marzo e maggio in 2,5 o al massimo 4 cm di un miscuglio di buon composto da vaso e sabbia fine, tenendo il tutto umido alla temperatura di 21-24 °C. La germinazione avviene in genere in due mesi. Dopo sei-otto mesi, i germogli possono essere trapiantati individualmente in vaso oppure nel terreno.

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Piantate la vostra palma reale in luoghi semi ombreggiati in cui i raggi solari diretti giungano soltanto durante le ore più fresche della giornata. Nel corso dell’inverno le piante più giovani possono richiedere una leggera protezione dal vento e dal freddo. Se decidete di mettere a dimora degli esemplari giovani ricorrete all’uso di un tutore. Non esponete le piante a gelate tardive, ma coltivatela in luoghi riparati e soltanto in primavera inoltrata mettetela all’aperto.

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Le alberature generalmente trovano i loro nutrienti già nel terreno, comunque arricchite periodicamente la terra con degli ammendanti. Biennalmente, in alcuni casi triennalmente. Si tenga presente che queste piante producono un grande ammasso di radici, spesso più espanso rispetto alla chioma. Aggiungete ai piedi del tronco un secchio di concime organico maturo. Praticate l’operazione soltanto in primavera o in autunno.

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Per quanto riguarda l’innaffiatura, gli esemplari più giovani posti a dimora da poco tempo, necessitano di cure maggiori rispetto agli esemplari maturi. Negli anni la pianta riuscirà a sviluppare le radici in modo da potersi accontentare dell’acqua piovana, prima di questa fase però le innaffiature devono essere abbondanti e regolari da maggio a settembre, periodo di maggiore attività vegetativa, avvalendovi di 2 o 3 secchi d’acqua per volta.

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I parassiti che attaccano questa pianta sono le cocciniglie brune. La malattia si presenta con piccole protuberanze scure sulle foglie e sugli steli. Anche la cocciniglia farinosa può danneggiare la pianta. In entrambi i casi il metodo migliore per combattere l’infestazione è togliere i parassiti col consueto batuffolo di cotone imbevuto in alcol denaturato. Questa pianta può andar soggetta a clorosi.

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