Come coltivare la pratolina comune

1/5 – Introduzione

La pratolina comune, nome scientifico Bellis perennis cultivars, appartiene alla famiglia delle Asteracee. La pratolina è un’erbacea perenne, in genere coltivata come annuale, con una rosetta di foglie piccole e ovali, ristrette nel picciolo e appiattite a terra o erette secondo le varietà. Da gennaio fino a maggio produce molti gambi fiorali alti fino a 20 cm: i capolini sono di 2-5 cm di diametro, hanno una forma a pompon più o meno tondeggiante e sono bianchi, rosa, rossi o cremisi; durano a lungo sulla pianta. Dall’inizio della primavera fino all’estate rallegra le nostre case con la sua fioritura di color rosa o bianco. Delicati e freschi, questi fiorellini rendono la pianta veramente ornamentale. Ecco qui una guida utile di come coltivare la pratolina comune.

2/5 Occorrente

  • vaso da pianta

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Il rinvaso annuale non è necessario anzi è persino superfluo se si sopperisce a questo con la somministrazione di concime. Questa pianta è molto facile da coltivare perché non richiede cure eccessive. Desidera il pieno o mezzo sole tutto l’anno, ma nelle zone più calde va spostata a mezz’ombra da giugno ad agosto. Somministrare acqua abbondante e regolare tra aprile e settembre, appena il terriccio si è asciugato; media o scarsa nei restanti mesi. Va concimata tra gennaio e giugno ogni 15 giorni con un fertilizzante liquido per piante da fiore nell’acqua d’irrigazione. Eliminare inoltre con regolarità gli steli fiorali appena appassiti e può essere moltiplicata dividendo il cespo in maggio-giugno.

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Per quanto concerne la riproduzione, avviene per semi. La pratolina ha tre bellissime varietà che debbono il loro nome al colore dei fiori. Abbiamo, infatti, la pomponette bianca, la pomponette rosa e la pomponette rossa. Tutte e tre hanno in comune due proprietà: la delicatezza e la freschezza che le contraddistingue. La bellis è una piantina rustica e robusta e, per quanto riguarda i parassiti, però, è preda di afidi e funghi che possono attaccarne gli steli se l’esposizione al calore è eccessiva, teme anche teme il ragnetto rosso, che attacca facilmente gli esemplari esposti a una carenza idrica e un eccesso di calore.

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La pratolina va d’accordo con le primule, le violette e i nontiscordardimé, non richiede una posizione ideale e cresce bene sia in pieno sole che in penombra. Attenzione, però ai semi: senza sole non germogliano. La specie selvatica è originaria dell’Europa centrale, e le varietà floricole hanno mantenuto la capacità di resistere al freddo e, discretamente, anche al caldo. Coltivandole in vaso, è importante non far patire troppo il caldo d’estate: le bellis vanno spostate a mezz’ombra in un punto ventilato, e vanno bagnate regolarmente ma anche vaporizzate nelle giornate più calde. Per quanto riguarda l’annaffiatura, la pratolina non richiede troppa acqua specie nei periodi più freddi: basta mantenere il terreno umido.

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