Come coltivare un albicocco nano in vaso

1/6 – Introduzione

Se non possiamo disporre di un giardino, ma adoriamo o siamo amanti delle coltivazioni, non è il caso di disperare. È fondamentale sapere, infatti, che anche in vaso si possono coltivare alcune specie di piante da frutto, in modo da farle crescere bene e in modo del tutto armonico. Tra queste, vale la pena citare l’albicocco nano. Si tratta di una pianta che è in grado di proliferare meravigliosamente, anche in pochi centimetri cubi di terriccio. In riferimento a ciò, ecco allora una guida nella quale vi illustreremo la modalità migliore per coltivare questa specie nana di pianta. Vediamo come occorre procedere per realizzare una coltivazione degna del miglior giardiniere.

2/6 Occorrente

  • Terriccio
  • Ghiaia
  • Potatrice
  • Vaso
  • Rastrello
  • Letame animale

3/6 – Acquistate una pianta giovane

L’albicocco nano è una pianta tutto sommato facile da coltivare, poiché difficilmente viene attaccata da parassiti e funghi e dunque non richiede nemmeno l’uso di anticrittogamici, nè necessita per forza di manutenzione assidua. Nei vivai si possono trovare degli albicocchi nani molto giovani che poi vanno accuratamente rinvasati e curati. Nei passi successivi vediamo dunque qual è la strategia di intervento migliore per coltivare al meglio questa pianta in vaso. Il primo consiglio che vi diamo, tuttavia, è quello di acquistare, per la coltivazione, una pianta giovane, la quale presenta le caratteristiche migliori per essere appunto coltivata in vaso. Piante adulte o peggio ancora vecchie, non garantiranno mai la stessa resa e dunque, il loro acquisto, va evitato in ogni caso.

4/6 – Preparate il terriccio

La prima operazione da fare, dopo aver preparato il vaso con il terriccio specifico consigliato dal vivaista e realizzato sul fondo un ottimo sistema di drenaggio dell’acqua a base di torba sminuzzata ed intera, è di versare il terriccio, per poi finalmente provvedere ad inserire l’alberello giovane, scavando con le dita o con un rastrello, ad almeno 15 centimetri di profondità o ancora di più, specie se il vaso scelto è molto alto e largo (consigliato). A questo punto, per compattare il terreno circostante dell’albicocco nano, facciamo una prima innaffiatura e poi procediamo giorno per giorno con quelle regolari. Durante il periodo di crescita, la pianta avrà comunque bisogno di vitamine adeguate, come ad esempio di letame animale, che va somministrato almeno una volta ogni 15 giorni.

5/6 – Aumentate la funzione di drenaggio della pianta con la ghiaia

A questo punto, non ci resta che continuare a realizzare quanto sin qui descritto, ossia procedere solo con innaffiature regolari fino alla stagione primaverile. In questo periodo, dovremo poi effettuare la prima potatura, che ci consentirà poi insieme a quella autunnale, di ottenere la riproduzione dell’albicocco nano nei successivi due anni dal suo trapianto in vaso. Infine, è da sottolineare che se la pianta è esposta alle intemperie, sulla parte alta del vaso sarà sempre opportuno inserire della ghiaia, allo scopo di massimizzare ulteriormente la funzione di drenaggio più volte nominata, in quanto essenziale per evitare che l’acqua in eccesso faccia marcire l’apparato radicale, vanificando dunque tutti gli sforzi fatti per far crescere sul terrazzo di casa il vostro rigoglioso alberello di albicocco nano.

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