Realizzando un orto biodinamico la fatica nella coltivazione diminuisce notevolmente, in quanto non bisogna spostare il terreno con la zappa per rimuovere eventuali radici presenti dalle precedenti coltivazioni. Infatti, in questo tipo di orto è meglio non farlo, perché si lasciano inalterate le sostanze presenti nel terriccio, e si mantengono gli equilibri tra i vari microrganismi della terra e delle piante. Invece è fondamentale la rotazione delle colture, tecnica che veniva molto usata negli anni passati perché ogni pianta assorbe dalla terra delle particolari sostanze come il ferro, il magnesio e ruotandole si reintegrano i vari sali minerali. Se per esempio decidiamo di piantare i fagioli questi ultimi assorbono molti elementi ricchi di ferro, e di conseguenza se l'anno successivo li ripiantiamo nuovamente cresceranno più deboli e meno sani, in quanto il terriccio ha meno minerali a disposizione. È indispensabile quindi effettuare una rotazione periodica delle varie piante, almeno ogni due o quattro anni.