Come costruire un elettromagnete

1/5 – Introduzione

In questo articolo vogliamo aiutarvi a capire in che modo è possibile per noi, costruire un elettromagnete, con le nostre mani e con il classico metodo del fai da te. Iniziamo subito con il dire che si definisce elettromagnete, una bobina di filo elettrico, comunemente di forma cilindrica, la quale, quando conduce una corrente elettrica, ha un comportamento analogo a quello di una barretta magnetica, cosicché, quando scorre una corrente, un nucleo mobile viene attirato nella bobina. Sembra molto complicato, ma in realtà è più difficile a spiegarlo che a realizzarlo. Pronti per iniziare in questa impresa? Buon lavoro ed anche buon divertimento, per tutti coloro che amano questo genere di cose!

2/5 Occorrente

  • 1/2 mt di filo di rame isolato
  • ciclindro di metallo (magari puoi usare un grosso chiodo o un pezzo di fil di ferro)
  • batteria
  • portabatteria di plastica
  • un interruttore (io ho usato due viti)

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La prima cosa che dobbiamo fare per cominciare a dar vita a questa insolita creazione, è quella di isolare il perno metallico con l’aiuto di un po’ del classico nastro adesivo. In realtà funzionerebbe anche senza, ma in tal modo si correrebbe anche il rischio che si surriscaldino i morsetti della batteria e di bruciarsi. A questo punto, dopo che avremo preso il nostro nastro adesivo, possiamo avvolgere il filo di rame attorno al perno, lasciandone due lembi più lunghi per agganciarli alla nostra batteria.

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Proseguiamo il nostro bel ed impegnativo lavoro, cercando di tenere ben presente che maggiori saranno le spire realizzate da noi e più potente sarà allora il nostro elettromagnete. Quello che noi stiamo cercando di costruire ha due strati di spirale. L’ abbiamo avvolto prima in un certo senso e poi siamo tornati indietro, per avvolgerlo anche nell’altro senso. Ricordiamoci anche che ogni strato deve essere necessariamente isolato sempre con l’utilizzo del caro nastro adesivo, possiamo metterla in pratica come riteniamo più idonea.

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Aggiungiamo a questo punto, anche un interruttore. Noi andremo ad utilizzare due viti collegate (abbiamo anche allegato la figura per maggiore chiarezza). Se non dovessimo chiudere il circuito e si permettesse quindi alla corrente di scorrere liberamente, il magnete non potrebbe funzionare. Il nostro elettromagnete adesso è pronto! Sperimentiamolo pure subito con l’utilizzo delle graffette: dovrebbero essere attratte dalla punta metallica del cilindro. In teoria, se avesse abbastanza filo a disposizione o batterie più potenti (come quelle dell’automobile), il magnete potrebbe diventare molto più forte e aiutarci a recuperare anche dei pezzi metallici caduti per terra o per sino le posate dal cassetto della cucina!

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