Come costruire un tavolo estensibile

1/7 – Introduzione

C’è sempre un’occasione per desiderare che il proprio tavolo da pranzo si allunghi per poter accogliere più ospiti: l’arrivo della bella stagione per una pizza con gli amici, il Natale da trascorrere con i parenti, un compleanno, i mondiali di calcio. La casa di oggi, però, non sempre ha spazio sufficiente a disposizione per un tavolo fisso abbastanza grande; il più delle volte, poi, il tavolo è unico, per cucina e pranzo, perché la cucina è molto piccola e si mangia in sala, oppure quando la cucina è aperta sul living. La soluzione è dunque un tavolo che da chiuso abbia dimensioni ragionevolmente contenute, ma che si possa allungare facilmente in caso di bisogno. Tante le soluzioni offerte dal mercato, sia in stile classico che moderno, di design. I prezzi variano a seconda della finitura del tavolo, del modello, della ditta produttrice, ma soprattutto a seconda della tecnica di apertura. In questa semplice e veloce guida vi spiegherò, nella maniera più chiara e comprensibile possibile, come costruire un tavolo estensibile.

2/7 Occorrente

  • 4 gambe 100×720
  • 4 gambe 82×720
  • 4 fascioni 100x 600
  • abete sezione 35×35: 4 reggipiano da 727
  • MDF da 19: 1 piano tavolo 762×762
  • MDF da 28: 1 piano prolunga 800×843
  • 1 sostegno prolunga 800×726
  • 2 cancani a vite a paletta Ø 6×40
  • 3 piastre ad L acciaio zincato 60x60x2
  • 18 viti Ø 4×25
  • 8 scivoli autoadesivi 20×70
  • 1 maniglia (eventuale)
  • tasselli piatti n° 20
  • colla vinilica

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Ogni gamba è costituita da due tavole di lamellare da 18 mm unite a squadra con colla e tasselli piatti o spine cieche; perché le due facce del dietro risultino di pari larghezza una tavola è larga 100 e l’altra 82 mm. Alle quattro gambe fissate i quattro elementi del fascione; anche in questo caso si possono usare spine o tasselli piatti anche se sarebbe più sicura un’unione a mezzo legno. Aperti i fori per le spine nei capi degli elementi del fascione, inseriteci i marcatori con i quali si segna la sede dei fori sulla parete della gamba. Serve una tavola di guida lungo cui far scorrere i pezzi.

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Per facilitare la correzione di eventuali piccoli errori di foratura sono disponibili tasselli di plastica con i capi disassati da 0,5 a 2 mm che, inserendosi a pressione, non richiedono l’uso di colla. Una squadra d’appoggio ricavata da pezzi di scarto vi permette di stringere esattamente a squadra le gambe contro gli elementi del fascione. All’interno del telaio, a 16 mm dai bordi superiori, avvitate ed incollate, a correre, i quattro listelli da 727 mm con già aperti e svasati i fori per le viti per fissare il piano. Le viti entrano dal basso. Il pannello di MDF da 15 mm deve sporgere in su di circa 2 mm a guidare la prolunga e smussatene gli spigoli.

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Il taglio sbieco del bordo dei due pannelli che formano la prolunga è l’unica vera difficoltà del lavoro. Il taglio può essere eseguito con la sega circolare portatile guidata da una tavola fissata a squadra sul pannello. Conviene prima eseguire il taglio sbieco, obiettivamente più difficile da centrare, e poi tagliare a misura, a squadra, l’altro lato. Uniti a squadra i due pannelli con l’uso di colla e tasselli piatti o linguetta riportata (una striscia di compensato da 4 mm affondata per 10 mm in una scanalatura), l’unione si rafforza con squadre metalliche zincate 60×60 mm e viti Ø 4×25 mm. Gli scivoli autoadesivi tengono sollevata la prolunga rispetto al piano del tavolo. La prolunga viene resa solidale al tavolo da una coppia di cancani a vite la cui paletta entra in fori ciechi aperti sotto il suo piano. Perché la gamba della prolunga possa essere ben addossata al tavolo occorre che voi apriate, in corrispondenza dei cancani, due scanalature che ne ospitino la sporgenza.

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7/7 Consigli

  • Vi consigliamo di usare una mascherina e dei guanti da lavoro.
  • Indossate abiti vecchi per evitare di danneggiare o sporcare quelli nuovi.

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