Come creare uno stagno artificiale in giardino

1/9 – Introduzione

Amate la quiete e la vegetazione lacustre? Vi piacerebbe creare un angolo di pace nel vostro bel giardino? Allora dovreste assolutamente realizzare un piccolo stagno artificiale pieno di piante ed animaletti e ricreare, in piccolo, un meraviglioso ecosistema. Come fare? Vediamo insieme quali materiali scegliere e come procedere. Per gli stagni non è necessaria una grande profondità e la vegetazione potrà essere abbondante, galleggiante o semi-galleggiante. Molta attenzione dovrebbe essere fatta alla dimensione ed al posto dove realizzare il vostro stagno per garantire la sopravvivenza di flora e fauna.

2/9 Occorrente

  • pala
  • corda
  • sabbia
  • materiale biodegradabile (ex. giornali, carta..)
  • tela di iuta
  • rivestimento in pvc o struttura in vetroresina
  • materiale impermeabile per stagni artificiali
  • cavallotti metallici
  • piante acquatiche
  • eventualmente pompa elettrica

3/9 – Il tipo di stagno

Per prima cosa quindi bisognerà scegliere il tipo di stagno da realizzare. Volete che il laghetto si integri con il paesaggio naturale del vostro giardino e sia funzionale alla fauna tipica come tartarughe, lumache o rane che lo utilizzeranno per bere o bagnarsi? Volete invece che sia popolato da pesci rossi, ninfee galleggianti, una piccola cascata e che abbellisca il giardino dandogli un tocco eclettico ed elegante? Una volta deciso questo, potrete passare alla progettazione dello stagno.

4/9 – La struttura prefabbricata

Potreste usare una struttura prefabbricata in vetroresina con dimensioni già stabilite e regolari oppure un telo in pvc per creare uno stagno con le dimensioni e la forma irregolare che più vi piace. Immaginate di voler creare il vostro stagno senza utilizzare pompe idrauliche per il ricambio continuo dell’acqua e la sua depurazione, lasciando che le piante provvedano naturalmente a filtrarla. Cercate di posizionarlo in un posto del giardino dove non ci siano alberi ad alto fusto per evitare di scavare vicino alle radici e che le foglie, durante l’autunno, cadano nel laghetto rendendo più complessa la sua manutenzione.

5/9 – La posizione

Scegliete un posto che riceva almeno 6 ore di luce solare al giorno ed evitate di posizionarlo vicino ad un terreno in pendenza verso lo stagno altrimenti le piogge, il vento e l’irrigazione porteranno i detriti del terreno verso il vostro stagno. Fate attenzione alla profondità, affinché le piante possano crescere rigogliose, lo stagno dovrà essere almeno di 60 cm, ma se aveste spazio, per evitare che l’acqua ristagni d’estate o che si ghiacci d’inverno, dovreste scavare una profondità di circa un metro. Se la zona è umida la profondità e l’ampiezza potranno essere tra i 60 e i 90 centimetri. Se voleste posizionare lo stagno vicino la vostra abitazione controllate dalle planimetrie di non scavare vicino alle tubature dell’acqua o i cavi dell’elettricità o del gas e chiamate gli addetti delle compagnie di gas e luce per un sopralluogo.

6/9 – La forma

Una volta scelta la forma procederete allo scavo e se fosse irregolare sarebbe opportuno utilizzare una corda per delineare bene il perimetro. Ricordate di raggiungere una profondità di almeno un metro e mezzo se la zona risultasse essere soggetta a gelate affinché possiate salvaguardare flora e fauna in inverno. Un lato dello stagno dovrà avere una pendenza per aiutare gli animali ad uscire dallo stesso agevolmente. Fate in modo che lo scavo risulti privo di pietre o radici e procedete al rivestimento con sabbia, materiale biodegradabile o iuta. Poi ricoprite il tutto con materiale impermeabile che potrete trovare nei negozi di giardinaggio.

7/9 – L’acqua

Procedete quindi al riempimento fino al bordo con l’acqua evitando di farla traboccare e rimuovete l’eccesso di materiale impermeabile che fuoriesce lasciando 12 cm di materiale dal bordo dell’acqua. Fissate il materiale impermeabile che fuoriesce con dei cavallotti metallici. Poi, scavate un solco, profondo circa 16 cm, tutto intorno al laghetto e fare scivolare il rivestimento che fuoriesce sotto le zolle sollevate che riposizionerete tutte intorno affinché si crei un bordo naturale di zolle d’erba e pietre di tufo.

8/9 – Le piante

Per la scelta delle piante nello specifico potreste farvi aiutare nei negozi specializzati di giardinaggio o presso un vivaio. Dopo 2-3 settimane dalla messa in acqua delle piante, l’ecosistema sarà pronto per l’introduzione eventuale di pesci rossi e gambusie, piccoli pesciolini che si occuperanno di mangiare le larve delle zanzare che potrebbero esserci in giardino rendendo lo stesso un posto decisamente più accogliente anche per voi! Ci vuole comunque pazienza per ottenere il giusto equilibrio tra piante ed animali. Ricordate che nei laghetti con i pesci la fauna lacustre si svilupperà con difficoltà in quanto essi si nutriranno proprio di questi organismi.

9/9 Consigli

  • planimetrie della casa e consultare il fornitore di energia elettrice e gas.
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